Indici europei ai livelli pre-coronavirus, torna l’ottimismo in attesa della Bce
Le buone notizie sull’andamento della pandemia oscurano anche le proteste (sempre più feroci) negli Usa e le tensioni commerciali con la Cina. Piazza Affari la migliore, +1,8% grazie alla bona performance dei petroliferi
Apertura ai massimi dalla fine di febbraio per gli indici europei, che in apertura segnano rialzi per lo più superiori all’1% - il Ftse Mib torna sopra la soglia dei 21 mila punti.
A trainare l’ottimismo sono le buone notizie circa l’andamento della curva dei contagi da coronavirus, che in Italia e nell’Europa intera si conferma ormai in netto calo, ma anche i dati macro sugli indici Pmi in arrivo dalla Cina – che fanno ben sperare per quelli europei, attesi in mattinata.
L’Asia è definitivamente in fase di ripresa?
L’indice dei direttori agli acquisti nel settore terziario in Cina relativo a maggio, pubblicato durante la sessione asiatica da Ihs Markit, con i suoi 55 punti segna il ritorno dell’economia cinese a una fase di espansione. Anche l’indice Pmi manifatturiero infatti nello stesso periodo è salito al di sopra della soglia dei 50 punti (50,8), confermando la ripresa – a due mesi dall’allentamento delle misure restrittive necessarie a contenere la pandemia di coronavirus, che in Cina è avvenuto verso la fine di marzo.
Shanghai ha ritracciato in chiusura i guadagni della sessione, mantenendosi tuttavia leggermente al di sopra della parità, in rialzo dello 0,07%. Meglio il Giappone, dove il Nikkei ha chiuso in rialzo dell’1,29% e il più ampio indice Topix segna +0,72% sulla scia dell'ottima performance di Wall Street e sull'onda dell'ottimismo per la ripresa economica dopo il coronavirus, che gode anche di uno yen sempre più economico rispetto al dollaro (al momento il cambio tra la coppia di valute viaggia a 108,767). Bene anche l’indice Pmi servizi, salito dai 21,5 punti di aprile a 26,5 punti.
Sale anche Hong Kong, nonostante siano ripresi ancora più forti gli scontri tra la polizia e i manifestanti pro-democrazia (soprattutto dopo l’approvazione da parte di Pechino sulle legge di sicurezza nazionale). Le minacce del presidente Usa Donald Trump al riguardo si sono rivelate più labili del previsto e l’indice Hang Seng viaggia in rialzo dell’1,28%. Balzo in avanti anche per il Kospi coreano, dopo l’annuncio da parte del governo di un pacchetto di stimoli fiscali per sostenere la ripresa post-Covid equivalente a circa 29 miliardi di dollari.
Come si sta evolvendo la situazione negli Usa?
Nel frattempo non accennano a placarsi negli Stati Uniti le proteste per la morte di George Floyd, afroamericano disarmato ucciso dall’agente di polizia Derek Chauvin, che ha riportato a galla le tensioni sociali – mai risolte – sulla discriminazione razziale. La città di New York ha annunciato l’allungamento del coprifuoco per tutta la settimana, mentre in oltre 120 città è già attiva la guardia nazionale.
Eppure gli indici Usa non sembrano risentire troppo di quello che accade nelle strade. La propensione al rischio degli investitori torna alta, come si evince dai prezzi dei T-Bond statunitensi sempre più bassi (i rendimenti per i titoli a 10 anni sono arrivati a quota 0,7032%, quelli per i titoli a 30 anni hanno raggiunto l’1,5116%.
L’ottimismo per la ripresa delle attività economiche dopo il lockdown vince anche sulle tensioni commerciali con la Cina. Nel frattempo, oggi pomeriggio verranno pubblicati i dati sugli indici Pmi relativi al settore non manifatturiero, oltre alla variazione dell’occupazione non agricola di maggio – indice predittivo dei non-farm payrolls, attesi per venerdì.
Come si prospetta la giornata in Europa?
I mercati europei continuano la loro corsa al rialzo, in attesa della riunione della Bce di domani e sulla scia dei futures di Wall Street, che prospettano un’apertura positiva. Secondo gli analisti, la Bce domani potrebbe annunciare un’estensione del programma di acquisto di obbligazioni, aiutando così ancora di più al rialzo l’euro, che già nei confronti del dollaro è salito a 1,1207.
Al momento la Borsa di Parigi guadagna l’1,57%, Francoforte segna un rialzo dell’1,63%, bene anche Londra a +1,07%, Madrid sale dello 0,89% e Milano mette a segno la Performance migliore, +1,86%, aiutata al rialzo soprattutto dai petroliferi (Eni +2,41% e Saipem +4,62% dopo che il petrolio Brent ha superato la soglia dei 40 dollari al barile).
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