Indici mondiali in rialzo, in arrivo pacchetto di misure fiscali per economia Usa
L’ottimismo degli Usa si riflette su Asia ed Europa, con gli indici azionari che confermano le riprese di ieri davanti alla prospettiva di aiuti fiscali per la prima economia del mondo
Dopo giorni di dibattito, le misure fiscali di supporto alle famiglie e imprese Usa sono ufficiali. L’accordo, raggiunto ieri tra i membri del Congresso e quelli dell’amministrazione Trump, include 500 miliardi in liquidità per le imprese, 350 miliardi per il supporto alle pmi e 250 miliardi in assegni di disoccupazione, oltre a fondi stanziati per ospedali e per il sistema sanitario in generale. È atteso per oggi il voto al Senato, seguito subito dopo da quello alla Camera.
Cosa accadrà nel medio-lungo termine, invece, è ancora un mistero. Il presidente Usa Donald Trump preme ancora per una riapertura totale delle attività entro la metà di aprile, ma è ancora presto per capire come si evolverà il contagio negli Stati Uniti dove, ad oggi, si contano oltre 50 mila casi e 784 vittime.
Come hanno reagito gli indici Usa?
Alla notizia del pacchetto di stimoli fiscali, ieri in chiusura Wall Street è schizzata a una velocità che non si vedeva dagli anni Trenta: il Down Jones ha guadagnato l’11,37%, il Nasdaq l’8,12% e l’S&P 500 il 9,38%.
La notizia completa infatti le misure di politica monetaria implementate dalla Federal Reserve, che martedì ha annunciato un piano di acquisti illimitato di Treasuries, senza scadenza, fino a quando (stando alle dichiarazioni del Fomc) l’economia statunitense non ne avrà bisogno.
Rileva inoltre l’impatto di tali notizie sull’andamento del dollaro che, nelle ultime ore, si è indebolito rispetto alle valute straniere (euro e sterlina; al momento, resta ancora leggermente più forte dello yen), lasciando intuire buone prospettive dal punto di vista commerciale.
Come hanno chiuso le Borse asiatiche?
L’annuncio si è tradotto in rapidi guadagni anche per i listini asiatici. D’altra parte, già ieri le Borse orientali avevano segnato notevoli rialzi, soprattutto in Giappone, dove la Bank of Japan ha annunciato un massiccio acquisto di EFT, che ha permesso agli investitori di tirare un sospiro di sollievo. Alla chiusura della sessione asiatica, il Nikkei ha segnato un rialzo dell’8,13%, il Topix del 6,87%.
Buone notizie in arrivo anche dalla Cina, dove invece l’emergenza coronavirus sembra ormai sempre più un ricordo. Ancora è presto per tornare alla normalità (la città di Wuhan, dove si è sviluppato i focolaio della pandemia, resterà in lockdown fino allo8 aprile), ma la lenta riapertura della provincia dell’Hubei – e il graduale ritorno in attività della produzione industriale – bastano per ridare fiducia alle Borse: stamattina, Shanghai ha chiuso in rialzo del 2,17%, Shenzhen a +3,22% e China A50 a +2,75%.
Quali notizie sul lato materie prime?
Fallisce il rimbalzo il prezzo dell’oro, che attualmente quota a 1.600 dollari l’oncia – per quanto si tratti di un notevole rialzo rispetto ai giorni scorsi, quando il panic-selling sui mercati aveva provocato un crollo fino a 1.451,28 dollari l’oncia (il minimo da metà novembre).
Stenta a decollare anche il petrolio, che supera di poco i 25 dollari al barile (il Wti) e manca la soglia psicologica dei 30 (il Brent quota attualmente a 29,79 dollari al barile).
Come stanno reagendo gli indici europei?
In Europa, le Borse tengono i rialzi di ieri. L’annuncio del pacchetto fiscale Usa traina al rialzo anche le piazze europee, con Milano che segna guadagni del 3,41%, Londra +2,41%, Francoforte +3,03% e Parigi +2,93%.
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