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L'indice tedesco è arrivato al test di una resistenza chiave, che potrebbe aprire la strada verso un ritorno a 13 mila punti.
Difendono i recenti guadagni le borse mondiali dopo il test ai minimi di inizio aprile. Sebbene il sentiment degli operatori rimanga ancora piuttosto fragile, il mercato sembra provare a recuperare terreno in scia ai segnali più distesi tra Cina e Stati Uniti. Non crediamo però ci sia ottimismo. Una parte di questo recupero è frutto di ricoperture di posizioni corte e la volatilità rimane mediamente più sostenuta rispetto ai livelli a cui eravamo abituati lo scorso anno.
Quale scenario quindi? Ci aspettiamo che il mercato possa avere in canna mediamente ancora un 3% di rialzo, prima che le vendite tornino a prevalere. Il timing potrebbe essere dettato dalla pubblicazione delle trimestrali statunitensi, che dovrebbero confermare una buona crescita trimestrale, favorita principalmente dal dollaro debole.
Le incertezze torneranno ad affiorare a fine mese, quando sapremo qualcosa in più in merito ai negoziati sui dazi tra le prime due economie del mondo. É questo l'evento in grado di dare direzionalità alle borse per i prossimi mesi.
Per ora, la Siria non sembra turbare più di tanto gli investitori per diverse ragioni:
Il Dax è così ripartito da quello che consideravamo essere un supporto strategico importante (vedi analisi precedente), collocato in area 11.700-11.750 punti, e ha testato la resistenza dettata dalla linea che unisce i minimi di fine 2017 con il massimo di fine febbraio (in blu), poco sopra 12.500 punti. Un superamento di tale riferimento potrebbe gettare le basi per un allungo in direzione di 13 mila punti, resistenza psicologica abbandonata a inizio febbraio. Necessaria qui una conferma sopra 12.750 punti. Al momento, riteniamo piuttosto improbabile che l'indice possa andare oltre i 13 mila punti.
Contrariamente, delle discese sino a 12.150-12.200 punti rimarrebbero in linea con questa view. Solo sotto tale area, potremmo assistere a una sensibile perdita di spinta con nuovo test a 11.700 punti. Ancora una volta, confermiamo come tale livello sia strategico in un'ottica di medio lungo periodo (qui passa anche il secondo dei ritracciamenti di Fibonacci nell'ascesa partita dai minimi del 2016) e potrebbe aprire a uno scivolone addirittura verso 10.500 punti.
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