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Titoli bancari maglia rosa a Piazza Affari. Il listino di Milano è il migliore tra i principali indici europei.
L’avvio di giornata del FTSE Mib in area +2,3%, salito poi alla volta del +3%, rappresenta il ritorno di fiducia del mercato nei confronti del comparto bancario italiano, che beneficia oggi di un riassorbimento del differenziale coi Titoli di Stato tedeschi al di sotto dei 290 punti base. Causa principe della rinnovata positività, l’apertura del Premier, Giuseppe Conte, a rivedere i numeri della manovra di bilancio 2019, in linea con le raccomandazioni della Commissione europea.
Italia: apertura a ridefinire il rapporto deficit/Pil
E’ infatti atteso per stasera il vertice di Governo convocato dal Presidente del Consiglio Conte, successivo all’incontro di sabato sera con il Presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. In agenda, la discussione (e l’eventuale revisione) del target di rapporto deficit/Pil al 2,4% per l’anno 2019, ritenuto eccessivamente elevato dalle autorità comunitarie.
Complice una pressione ribassista che ha portato l’indice italiano a perdere circa quattro punti percentuali in meno di due settimane, il FTSE Mib è tronato in mattinata al di sopra dei 19000 punti, sopra il +3% dopo appena un’ora di contrattazioni.
Il parziale rialzo del prezzo del petrolio ed il via libera da parte dell’Europa all’accordo sulla Brexit, hanno aiutato a riportare la positività su quasi ogni settore, specie su quello bancario. Sul rialzo di quest’ultimo ha inoltre contribuito l'assottigliamento dello spread, tornato al di sotto dei 300 punti base, prima a 290, poi sui minimi di inizio novembre in area 284.
I 7 migliori titoli di giornata: tutti bancari
Tra i sette migliori titoli di giornata, tutti relativi al comparto bancario, Banca Mediolanum segna un +7% dopo un’ora di contrattazioni, seguita da Ubi banca (+6,1%), Banco BPM e BperBanca (+5,6%), Intesa Sanpaolo (+5,4%), Unicredit (5,3%), infine Mediobanca, poco sotto al rialzo del 5%.
FTSEMIB alla riscossa
Il FTSE MIB ha aperto con un forte gap up e ha aggiornato i livelli che non vedeva da 2 settimane. Graficamente l'indice è uscito bene sopra la trend line ribassista che unisce i massimi da inizio mese. Questa eventualità lo proietterebbe almeno fino a 19.650, massimi mensili. Il risk on, se dovesse trovare supporto anche dagli altri indici mondiali, potrebbe spalancare la strada verso i 20.000-20.100 punti, precedente supporto a settembre. Indicazioni di debolezza si avrebbero già con una discesa sotto i 19 mila punti, che potrebbe portare l'indice a chiudere il gap a 18.720 punti.