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Prezzo del petrolio, nuovi massimi da inizio 2019. Opec, produzione ai minimi da 4 anni

Brent al test dei 70 dollari al barile, Wti sui massimi da cinque mesi. Migliora il sentiment sulla crescita economica (PMI cinese in primis) e sulle speranze di un accordo Usa-Cina. Cala la produzione di greggio a marzo.

Oil Fonte: Bloomberg

Brent al test dei 70 dollari al barile, crude Wti sui massimi da cinque mesi. Dopo quattro sedute consecutive in verde, il sentiment di mercato sul petrolio si conferma positivo.

Sul fronte della domanda, il riassorbirsi dei timori sul rallentamento economico mondiale (grazie anche alla ripresa del PMI cinese e all’attesa di ulteriori passi avanti sul fronte commerciale Stati Uniti - Cina) offrono un supporto alle quotazioni.

Produzione di petrolio: calo dell'offerta

A marzo, l'offerta di petrolio da parte dell'Organizzazione dei principali Paesi produttori ha toccato un nuovo minimo da quattro anni (280 mila barili al giorno in meno), mentre le sanzioni alla produzione su Iran e Venezuela hanno contribuito ad abbassare i livelli di output complessivo sul mercato.

La produzione di petrolio della Russia, che ha aderito al progetto di tagli dell’Opec per sostenere il livello dei prezzi, è scesa a 11,3 milioni di barili al giorno lo scorso mese, mancando di poco l'obiettivo del Paese sotto l'accordo.

Domanda di petrolio: Iran fanalino di coda

Dall’Iran giunge inoltre la notizia che tre degli otto Paesi cui erano state concesse deroghe dagli Stati Uniti sull’import di petrolio (Cina, India, Turchia, Giappone, Corea del Sud, Emirati Arabi, Grecia e Italia) hanno ridotto a zero gli acquisti di greggio da Teheran, un trend che potrebbe diffondersi tra gli altri cinque alla luce del miglioramento delle condizioni del mercato petrolifero globale.

Controcorrente, invece, la rilevazione sulle scorte di greggio americane, aumentate inaspettatamente la scorsa settimana ben oltre le attese.

Stati Uniti, primi esportatori di petrolio

Intanto, il vicepresidente Mike Pence ha confermato che gli Stati Uniti continueranno a fare pressioni (giocando la carta delle nuove sanzioni) sull'industria petrolifera venezuelana e su coloro che la sosterranno, ritenendo al momento i prezzi del petrolio ancora abbastanza bassi da consentire tali misure.

La produzione Usa ad oggi si conferma come la più consistente al mondo, con circa 11,87 milioni di barili di output al giorno, in calo però di 90 mila barili rispetto al top di dicembre 2018.

Saudi Aramco: prezzo del petrolio al barile? $2,80

A distanza di qualche giorno dall’ottenimento del primo rating sul credito, Saudi Aramco ha dichiarato di poter produrre petrolio a $2,80 al barile. I dati sono contenuti nel prospetto per l'imminente lancio dell’obbligazione denominata in dollari di Aramco, che ha anche rivelato i profitti del colosso statale saudita, pari a $111 miliardi l'anno, l’azienda più redditizia al mondo.

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