Prezzo del petrolio in rialzo, l’IEA stima un rimbalzo della domanda nel 2021
Domanda in calo per 8,1 milioni di barili al giorno, la produzione scenderà di 7,2 milioni di barili. L’effetto coronavirus è stato meno forte del previsto, ma la ripresa punta molto sui tagli alla produzione da parte dell’Opec+
Torna l’appuntamento mensile con le previsioni delle principali entità di riferimento nel mercato petrolifero: verso la fine della settimana sarà la volta dell’Opec+, mentre oggi ha pubblicato il proprio report mensile l’Iea (International Energy Agency, il ramo energetico in seno all’Oecd, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).
Cosa si prevede per i prossimi mesi?
Stando all’andamento del prezzo del petrolio, che nelle ultime ora ha osservato rialzi di oltre il 4%, a prevalere sul mercato è l’ottimismo: sia per via di una crisi, quella del coronavirus, il cui peggio sembra ormai essere definitivamente alle spalle; ma anche per le previsioni dell’Iea che, per quanto prevedesse un forte calo della domanda nel 2020 (difficile aspettarsi il contrario, anzi: rispetto alle stime del mese scorso, l’agenzia ha rivisto al ribasso l'entità del crollo della domanda nell’anno di 500 mila barili), prevede anche un altrettanto forte rimbalzo, nel 2021.
Nello specifico, il report parla di un crollo della domanda globale nel 2020 di 8,1 milioni di barili al giorno, il più grande nella storia dei combustibili fossili; nel 2021, però, la domanda è destinata ad aumentare d 5,7 milioni di barili al giorno – ci vorrà fino almeno al 2022 per rientrare dell’impatto del coronavirus sull’industria petrolifera.
Quanto alla produzione, a maggio le scorte di petrolio sono diminuite di 11,8 milioni di barili al giorno, grazie soprattutto ai tagli messi in atto dall’Opec+ e dalle chiusure dei siti di trivellazione negli Usa e in Canada. Nel 2020 la produzione globale si stima arriverà a scendere di 7,2 milioni di barili al giorno, per poi lentamente risalire di 1,7 milioni di barili giornalieri nel 2021 – prendendo in considerazione uno scenario in cui i tagli alla produzione si allentino gradualmente e tutti gli stati produttori, Libia in primis (ancora dilaniata dalla guerra civile) possano sostenere il rimbalzo.
L’Eia non manca di sottolineare anche l’andamento nelle ultime settimane del prezzo del petrolio. A maggio il greggio ha raggiunto il massimo degli ultimi tre mesi, di pari passo al recupero della domanda (soprattutto per via della ripresa degli spostamenti).
Di fatto, il crollo della domanda nella prima metà dell’anno è risultato leggermente inferiore rispetto al previsto, mentre dal lato della produzione aiuta molto la decisione da parte dei paesi Opec di prolungare i tagli di un altro mese, estendendoli fino alla fine di luglio.
L’Eia sottolinea nel suo report l'importanza del ritorno alla normalità dei paesi finora in regime di lockdown, con conseguente aumento dei trasporti e dei consumi – soprattutto per quanto riguarda Cina e India. Eppure, le scorte si prevedono in calo di circa 7,2 milioni di barili al giorno.
A quanto sta viaggiano oggi il prezzo del petrolio?
In serata sono attese le scorte settimanali di petrolio a cura dell’Api (American petroleum institute), domani quelle dell’Eia (Energy information administration), sempre negli Usa.
Al momento le quotazioni del Wti segnano un rialzo del 4,88%, a 38,93 dollari al barile, mentre il Brent viaggia a 41,58 dollari al barile.
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