Quotazioni Ftse Mib falliscono rimbalzo, Europa in calo su timori covid

• Alle 10:20 il Dax perde lo 0,84%, il Cac40 l’1,57%, il Ftse 100 lo 0,55%
• In calo anche quotazioni su Ftse Mib: azioni Pirelli -4,64%, giù l’intero comparto degli industriali
• EUR/USD stabile a 1,18, il confronto Trump-Biden si fa sempre più serrato a una settimana dal voto

Dura poco il rialzo per l’indice Mib, che in apertura ha tentato di recuperare sui cali di ieri e, a pochi minuti dall’avvio degli scambi,s egnava un rialzo dello 0,15% - salvo poi allinearsi al resto degli azionari europei.

Il Dax, che inizialmente sembrava riuscire a mantenersi leggermente al di sopra della parità, alle 9:12 scende dello 0,25%, a Londra il Ftse 100 perde lo 0,26%, Parigi la peggiore a -0,60%. Al momento in cui si scrive, il Ftse Mib perde lo 0,28% e scende a 18.892 punti.

Quotazioni sul Ftse Mib in calo, quali le peggiori?

Mentre Moncler tenta i rimbalzo, dopo il crollo di ieri, e avanza dello 0,49%, oggi su Piazza Affari soffrono i titoli industriali: le azioni Pirelli perdono il 2,41%, Leonardo scende dell’1,34%, Prysmian lascia sul terreno l’1,33%.

Torna a salire l’attenzione su Atlantia: oggi scade il termine concesso a Cassa Depositi e Prestiti per affinare l’offerta d’acquisto della quota di Atlantia in Autostrade per l’Italia (l’88%) e dirimere così il dossier sul ritiro della concessione ad Aspi.

Secondo indiscrezioni di stampa, l’offerta di Cdp si aggirerebbe intorno ai 7-8 miliardi di euro e sarà non vincolante. Al momento, le azioni Atlantia perdono l’1,13% e scendono a poco più di 14 euro l’una.

Si fa densa inoltre l’aria attorno a Generali: il leader europeo delle assicurazioni sarebbe pronta a unire le forze con Cvc Capital Partners per un'offerta sugli asset di Aviva in Francia. Generali sarebbe interessato per lo più al settore Danni mentre Cvc a quello Vita. Le azioni Generali perdono al momento lo 0,77%.

Come si prospetta la giornata su Wall Street?

A una settimana esatta dal voto presidenziale il distacco tra il candidato democratico Joe Biden e il presidente in carica, il repubblicano Donald Trump, si fa meno marcato – ma il primo resta in vantaggio: secondo il Financial Times, se si votasse oggi Biden otterrebbe almeno 273 grandi elettori mentre Trump si fermerebbe a 125.

Tra i principali stati ancora incerti ci sono il Texas e la Florida, in grado di smuovere rispettivamente 38 e 29 grandi elettori. Tra i temi più controversi per cui Trump potrebbe perdere consensi c’è la gestione della pandemia di covid-19 (che potrebbe avergli alienato i favori dei cosiddetti white seniors), mentre Biden lotta per ingraziarsi ispanici (e tentare di recuperare tra loro i consensi di cui hanno goduto Hillary Clinton nel 2016 e Barak Obama nel 2012).

Nel frattempo, quello che i mercati iniziano a temere è il rischio di un risultato contestato, oltre al fatto che la prospettiva di sussidi fiscali in funzione anti-pandemica sembra farsi sempre più remota (nonostante la speaker democratica Nancy Pelosi continui a sostenere che un compromesso con i repubblicani sia possibile prima della tornata elettorale del 3 novembre).

A otto giorni dalle elezioni, infine, Trump festeggia l’ultimo successo repubblicano – la nomina del suo terzo giudice della Corte Suprema, Amy Coney Barrett, confermata dal Senato con 52 voti contro 48 contrari. Coney Barrett va a sostituire Ruth Bader Ginsburg, venuta a mancare il mese scorso, e porta il numero dei giudici conservatori a sei.

I futures su Wall Street viaggiano al momento comunque in positivo: i contratti sul Dow Jones si mantengono sulla parità ma già quelli sul Nasdaq avanzano dello 0,24% e quelli sull’S&P 500 dello 0,08%.

Sul fronte valutario resta stabile il cambio euro-dollaro, a 1,18, e l’USD/JPY (大口）, a 104,729. Ancora al di sotto della soglia dei 40 dollari al barile il Wti, a 38,85 dollari, mentre il Brent si mantiene sui 40,77 dollari.

Il punto sulla situazione covid-19

Secondo i dati della John Hopkins University, il numero di contagi ha raggiunto i 43,3 milioni al mondo, di cui quasi 459 mila solo nelle ultime 24 ore, in aumento negli Usa (69.495 nelle ultime 24 ore) e in Europa (in Francia all’ultimo conteggio i nuovi casi sono aumentati di oltre 36 mila unità).

In Europa gli stati tornano a misure contenitive, con la Spagna che h dichiarato lo stato di emergenza per altri sei mesi e l’Italia che ha decretato la chiusura di bar, locali e ristoranti alle 18. Nelle ultime ore sono montate le proteste in tutto il paese, con i ristoratori che chiedono supporto. Il Consiglio dei ministri sta vagliando un decreto in grado di smobilizzare 6,8 miliardi di euro per chi subirà danni ai ricavi in seguito alle nuove disposizioni restrittive.

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