Quotazioni Ftse Mib in calo al terzo giorno dalle elezioni Usa senza presidente
Ancora testa a testa Biden/Trump, nel frattempo perde terreno il dollaro. Indice Mib in calo a -0,82%, crollo azioni Leonardo di oltre il 7%
- Alle 11:31 il Ftse Mib perde oltre lo 0,8% e scende a 19.570 punti, dopo aver messo da parte l’euforia post-voto Usa.
- Giù anche il resto degli azionari europei: Dax -0,91%, Cac40 -0,78%, Ftse 100 -0,16%.
- EUR/USD sopra quota 1,18, dollaro debole mentre l’attesa per il nuovo inquilino della Casa Bianca si fa sempre più carica. Biden sorpassa Trump in Georgia
Continua il testa a testa tra i democratico Joe Biden, favorito alla Casa Bianca con 253 voti di grandi elettori, e l’avversario repubblicano Donald Trump (213 voti). L’incertezza fa aprire in calo il Ftse Mib di Milano e il resto degli indici europei che, a tre giorni dal voto, tornano a guardare con preoccupazione ai problemi interni – ovvero all’emergenza coronavirus.
A più di un’ora dall’apertura della sessione europea gli azionari del Vecchio Continente mettono da parte l’entusiasmo del post-voto Usa e, nel frattempo, tornano a scontare l’emergenza interna del covid-19.
Alle 10:30 il Cac40 perde lo 0,72%, il Dax lo 0,96%, a Londra il Ftse 100 lascia sul terreno lo 0,29% e a Madrid l’Ibex scende dello 0,93%.
Ftse Mib in calo, giù azioni Leonardo dopo conti trimestrali
A quasi un’ora dall’apertura l’indice Mib di Milano perde lo 0,22% e scende a 19.668 punti, dopo aver archiviato le quattro sessioni precedenti con un rialzo del 10%, sulla scia dell’euforia del voto Usa, ed esser tornato ai massimi di settembre.
Male le azioni Leonardo, che scendono del 5,41% dopo aver archiviato il terzo trimestre con un utile netto in discesa a 76 milioni (da 115 milioni) e un deciso deterioramento a -2.596 milioni di euro del free operating cash flow a fine settembre.
Giù anche le quotazioni Nexi, - 1,4%, dopo i recenti rialzi provocati dalle notizie circa la creazione di un gruppo europeo di pagamenti digitali (dopo l’italiana Sia, Nexi ha messo gli occhi sulla danese Nets).
Fallisce il rialzo invece per le quotazioni Mediaset. All’inizio di settembre una sentenza della Corte europea sul caso Mediaset-Vivendi ha accolto il ricorso presentato da Vivendi contro la norma italiana che aveva imposto alla società francese di mantenere una partecipazione in Mediaset inferiore al 10% dei diritti di voto rispetto al 29,9% detenuto.
Ora il ministero dello Sviluppo economico sta preparando un dispositivo, da inserire nel decreto anti-Covid all'esame oggi del Consiglio dei ministri, che assegna all'Autorità di garanzia per le comunicazioni il compito di valutare se le acquisizioni nel settore media possano compromettere il pluralismo dell'informazione.
Alla notizia le azioni Mediaset hanno osservato un timido rialzo, salvo poi allinearsi al resto del listino e scendere, alle 10:10, dell’1,15%.
Nel frattempo, il rendimento dei titoli di stato italiani si aggira attorno ai minimi storici. Lo spread Btp/Bund scende a 126 punti (-0,64%), con il rendimento dei Btp a 10 anni in calo del 3,61%, a 0,615, e tasso pari allo 0,63%.
Wall Street promette apertura in calo, è testa a testa fra Biden e Trump
Negli Usa ormai la partita si gioca su una manciata di voti, soprattutto in Georgia e Pennsylvania: voti che però potrebbero arrivare con giorni, fino a una settimana, di ritardo, a causa dei rallentamenti causati dal conteggio dei voti per corrispondenza e delle diverse norme stati al riguardo.
È degli ultimi minuti la notizia del sorpasso di Biden in Georgia, conquistando 16 seggi. Il candidato democratico, che mercoledì era in ritardo di oltre 100mila voti, è ora in vantaggio di 917 voti rispetto al presidente in carica.
Negativi i futures su Wall Street: i contratti sul Nasdaq viaggiano in calo dell’1,11, quelli sul Dow Jones dello 0,76% e quelli sull’S&P 500 dello 0,84%.
Sul fronte valutario debole il dollaro: l’EUR/USD viaggia sopra quota 1,18 e il biglietto verde perde quota contro lo yen, con l’UUSD/JPY (大口) a 103,390. Ancora in flessione il prezzo del petrolio, con il Brent a 40,48 dollari al barile (-1,10%) e il Wti a 38,32 dollari (-1,21%).
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