Trimestrali: Amazon delude tanto e Apple non brilla
I conti trimestrali dei due big evidenziano molte ombre soprattutto quelli di Amazon che evidenzia nel premarket un ribasso dell’8%.
Cosa è successo ad Amazon? Perché ha deluso?
Caduta libera per le azioni Amazon che perdono il 10% durante la seduta after-hours e l’8% nelle negoziazioni premarket dopo che i dati trimestrali sono risultati assai deludenti. Il gigante dell’e-commerce ha infatti registrato la minor crescita dei ricavi dalla quotazione (+7% a $116,4 miliardi) con quelli relativi alla sola divisione online che si fermano a $51,1 miliardi rispetto ai $52,9 previsti. Nota dolente anche per il reddito operativo che non è stato all’altezza delle aspettative e non supera i $3,7 miliardi, in forte contrasto con l’anno scorso ($8,9 miliardi) e le previsioni del consensus ($5,3 miliardi).
Gli scarsi risultati trimestrali arrivano in un periodo in cui Amazon cerca di districarsi tra inflazione elevata, problemi con le catene di approvvigionamento e gli elevati costi per il personale. Infatti, la perdita netta trimestrale di $3,8 miliardi sembra avere un peso maggiore rispetto agli altri dati e gli investitori stanno cominciando a dubitare riguardo alla profittabilità del suo core business. La società ha ammesso di aver espanso eccessivamente la sua capacità di stoccaggio ed il personale durante le fasi iniziali della pandemia, quando il boom dell’e-commerce aveva dato una forte spinta ai ricavi, e che ora sta faticando a limitare i costi che pesano sul bilancio.
Penalizzante anche la perdita di 7,6 miliardi di dollari dovuta all’azzardato investimento nel produttore di auto elettriche Rivian.
Altra storia per quanto riguarda la divisione di cloud computing AWS (Amazon web Services). Questa pare una vera mucca da mungere visto che registra ricavi in aumento del 37% anno su anno toccando i $18,4 miliardi contro le previsioni di $18,27.
Quali i rimedi per il gruppo dell’e-commerce?
I risultati trimestrali dimostrano che anche un colosso come Amazon non è immune dagli sconvolgimenti macroeconomici. La società ha cercato di alleviare gli effetti dell’inflazione aumentando l’abbonamento al suo servizio Prime del 17% (a $139), incrementando il prezzo delle consegne e limitando l’assunzione di nuovo personale. Tuttavia, le prospettive di sviluppo rimangono deludenti con la società che allerta su una crescita inferiore rispetto agli ultimi due anni.
E Apple perché non brilla? Cosa ha detto il CEO Tim Cook?
Tanta volatilità per il gigante di Cupertino che ha visto le proprie azioni salire del 4,5% prima della pubblicazione dei dati trimestrali per poi scendere del 2% nell’after-hours. La società ha registrato ricavi in decisa crescita rispetto ad un anno fa (+9%) a $97,28 miliardi contro le attese del consensus ferme a $93,89 miliardi. Anche gli utili per azione balzano sopra le attese toccando $1,52 contro $1,43 previsti.
Tuttavia, la società della Mela ha messo in guardia gli investitori su possibili problemi con le catene di fornitura. I recenti lockdown in Cina, dove l’85% dei prodotti Apple è assemblato, stanno causando notevoli rallentamenti nelle consegne. Il CEO Tim Cook ha infatti avvertito che le perdite dovute a problemi legati alle forniture potrà raggiungere gli $8 miliardi e che i ritardi saranno sostanzialmente più gravi che nel trimestre passato. La strategia della società sta dunque privilegiando le consegne di iPhone, che rappresenta il 52% dei ricavi (le vendite sono in aumento del 5,5%), a discapito di quelle di iPad.
Anche sul lato dei servizi legati all’universo App Store e iCloud i risultati sono molto positivi con un incremento dei ricavi che raggiunge il 24% a $19,5 miliardi, un +19% rispetto alle previsioni. Infatti, con un margine lordo del 72,6% la divisione dei servizi sembra essere particolarmente proficua per Apple. Anche il numero di abbonamenti a pagamento registra un aumento (solo negli ultimi 12 mesi di 165 milioni) toccando i 785 milioni.
Inoltre, il consiglio di amministrazione ha deciso di approvare un piano di riacquisto azionario di $90 miliardi per sostenere il titolo e un aumento del dividendo del 5%.
Quali sono le previsioni fondamentali su Apple?
Nonostante i risultati estremamente positivi gli investitori stanno già scontando i problemi legati alle catene di fornitura che potrebbero impattare notevolmente sui risultati del prossimo trimestre. Infatti, nel premarket le azioni Apple hanno aperto in negativo a -1,80%. La Mela sembra dunque seguire la tendenza delle altre Big Tech che stanno soffrendo le costrizioni di un contesto macroeconomico difficile. Le azioni della società da tre trilioni di capitalizzazione sono penalizzate principalmente dalle preoccupazioni riguardo al rallentamento della domanda e degli impianti di assemblaggio in Cina così come della crisi dei semiconduttori, ancora lontana dall’essere finita.
Quali sono le prospettive grafiche di breve per Amazon?
Da un punto di vista tecnico il cedimento dei supporti in area $2700 è stato un segnale negativo significativo. Tali sostegni avevano, infatti, impedito la discesa delle quotazioni del gruppo per tutto il 2022 (supporti testati a gennaio e marzo). Al momento rialzi fino a $2812 resterebbero compatibili con l’ipotesi di realizzazione di un nuovo segmento ribassista con obiettivi a $2400. Conferme per tali prospettive negative arriveranno con il cedimento di $2520. Segnali positivi solamente sopra $2812.
Quali sono le aspettative per Apple?
L’impostazione tecnica di Apple è decisamente migliore di quella di Amazon. I ribassi odierni hanno messo pressione allo strategico supporto di breve in area $155. Il mantenimento dei prezzi al di sopra di tale riferimento tecnico significativo potrebbe permettere alle quotazioni di reagire verso i $170. Conferme sopra $165. Discorso ben diverso, invece, con il cedimento del supporto a $155, preludio al test del prossimo sostegno a $150.
Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG Bank declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti.
Cogli le opportunità del mercato azionario
Vai long o short su migliaia di titoli globali con i CFD.
- Aumenta la tua esposizione sul mercato con la leva
- Spread a partire dallo 0,1%
- Fai trading con i CFD direttamente nel book di negoziazione con accesso diretto al mercato
Vedi un'opportunità sulle azioni?
Prova il trading senza rischi con il nostro conto demo.
- Accedi al tuo conto demo
- Apri una posizione
- Scopri se le tue previsioni erano corrette
Vedi un'opportunità sulle azioni?
Non perdere la tua occasione e passa a un conto reale.
- Fai trading su una vasta selezione di azioni
- Analizza i mercati e opera con grafici veloci ed intuitivi
- Leggi le ultime notizie direttamente dalla piattaforma
Vedi un'opportunità sulle azioni?
Non perdere la tua occasione. Effettua il login e apri la tua posizione.
Dati di mercato
- Forex
- Azioni
- Indici
I prezzi sopra indicati sono soggetti ai nostri termini e condizioni del sito. I prezzi sono solo indicativi.