Esempi di azioni blue chip
Non esiste un elenco ufficiale delle azioni blue chip; si tratta indicativamente di azioni presenti in un indice, inclusi quelli globali come il Dow Jones, il DAX, il CAC 40 e l’Euro Stoxx 50. Indici come l’FTSE 100 e l’S&P 500 contengono un mix di azioni blue chip e di società a grande o a media capitalizzazione che non vengono considerate tali.
La lista delle azioni blue chip è soggetto a variazioni, ma alcuni degli esempi più comuni sono:
- Apple
- Coca-Cola
- Disney
- IBM
- Johnson & Johnson
- Microsoft
- Nike
- Pfizer
- Verizon
- Wal-Mart
I pro e i contro delle blue chip
I pro delle azioni blue chip
Le azioni blue chip sono considerate in genere a basso rischio perché assicurano solitamente un reddito stabile e spesso e volentieri fruttano dividendi agli investitori. In genere gli investitori hanno fiducia nelle azioni blue chip, in parte perché sono caratterizzate da una grande capitalizzazione di mercato. Sono l’esatto opposto delle cosiddette penny stock, che hanno tendenzialmente un prezzo più basso e meno stabile e non producono dividendi con altrettanta regolarità.
I contro delle azioni blue chip
Le azioni blue chip vengono acquistate da un gran numero di investitori. Per quanto possano essere affidabili non sono immuni ai crolli della Borsa o alla bancarotta, e quando queste accadano immancabilmente attirano l’attenzione mediatica. Pertanto i rumors di mercato possono avere un’influenza negativa sulla quotazione delle blue chip.
Le azioni blue chip sono ottime per gli investitori che desiderano un portafoglio con un reddito stabile. Non sono vantaggiose per coloro preferiscono una strategia di trading a breve termine basata sulla volatilità di prezzo.
Si tratta, in effetti, di un tipo di azioni che non subiscono variazioni di prezzo su base giornaliera a causa della loro relativa e stabile capitalizzazione di mercato.