I costi fissi sono i costi sostenuti da una società che non variano con la quantità prodotta. I costi fissi solitamente includono il pagamento dell’affitto, accordi contrattuali oppure delle licenze necessarie a un’azienda per operare, che restano invariati anche nel caso in cui la produzione della società dovesse aumentare o diminuire. Al contrario, sono legati dalla durata del contratto oppure dal versamento dei pagamenti.
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Per calcolare i costi fissi medi di un asset nell’arco di un mese, dovrai prima aggiungere tutti i costi fissi pagati nel corso del mese stesso. Tali costi riguardano il pagamento dell’affitto degli uffici o per la superficie dello stabilimento, le bollette, imposta fondiaria, spese legali e amministrative.
Dopo aver calcolato il totale dei costi fissi, puoi dividere il risultato per il numero di prodotti che un’azienda ha creato in un mese, moltiplicandolo per i costi fissi medi.
Prenderemo come esempio di costi fissi i pagamenti dell’affitto di una società finanziaria. Supponiamo che la società paghi £25.000.000 all’anno per gli uffici al centro di Londra. Il pagamento mensile è quindi pari a £2.083.333,33, spesa che viene riportata tra i costi fissi della società.
Essendo dunque considerato come costo fisso, il pagamento dell’affitto non subisce alcuna variazione, indipendentemente dall’aumento o dalla riduzione della produzione di beni della società. Tuttavia, i costi fissi possono variare nel corso del tempo, ma non durante la durata del contratto stipulato o dei pagamenti degli affitti.
Ad esempio, possono aumentare se una società cambia edificio e i costi d’affitto sono maggiori nel nuovo edificio; possono invece diminuire se gli accordi legali o contrattuali cambiano o scadono. Tali cambiamenti non sono causati da variazioni della produttività, ma da variazioni contrattuali oppure da una variazione dei pagamenti dell’affitto.
Un altro esempio di costo fisso riguarda le bollette di una società, che potrebbero cambiare ogni anno ma allo stesso tempo non sono interessati dalle variazioni di domanda e offerta della produzione di beni di una società. Un’azienda può pagare £10.000 al mese per il riscaldamento e l’elettricità a dicembre, ma soltanto £2.500 al mese ad agosto.
A differenza dei costi fissi, i costi variabili sono spese aziendali che variano in base ai volumi di produzione. I costi variabili includono spese come il costo dei materiali e il pagamento dei salari. Ad esempio, se un’azienda sta attraversando un periodo con alta domanda per i suoi prodotti, dovrà comprare più materiali e spendere di più sulla manodopera per coprire i livelli di produzione richiesti.
I costi fissi e i costi variabili vengono riportati separatamente da una società. Insieme, formano i costi totali di una società.
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