I pro e i contro dell'IPO
I pro dell'IPO
Un'IPO riuscita può attirare capitali enormi. Un esempio di IPO è l'ingresso di Alibaba sulla Borsa di New York (NYSE) nel 2014 che fruttò più di 20 miliardi di dollari. Entrare in borsa aiuta ad aumentare l'esposizione e il prestigio e migliorare l'immagine pubblica di una società, quindi le IPO possono far crescere le vendite e i profitti futuri dell'impresa e fornire una valutazione più accurata dei titoli.
Per gli operatori finanziari, un'offerta pubblica iniziale è l'occasione ideale per acquistare azioni di una società o per prendere posizione sull'andamento del loro prezzo, proprio quando entrano nel mercato azionario. Inoltre, le IPO migliorano la liquidità del mercato, facilitando l'esecuzione di ordini da parte di compratori e acquirenti.
I contro dell'IPO
Entrando in borsa, una società si assoggetta alle norme e alle leggi di un organo direttivo. Di conseguenza, deve rendere pubbliche informazioni finanziarie, compresa la contabilità, le imposte e i profitti, che possono essere utili ai concorrenti.
Sebbene la pubblicazione di tali dati sia potenzialmente un contro per l'attività, semplifica l'analisi della società e dell'andamento del prezzo delle azioni per gli operatori finanziari, i quali hanno libero accesso alle informazioni.
Inoltre, l'IPO rappresenta un costo significativo per la società che deve anche rendersi presentabile per gli osservatori esterni. Esiste infine la possibilità di un finanziamento aggiuntivo, nel caso in cui il mercato non concordi con il prezzo IPO, con il conseguente abbassamento immediato del prezzo dell'azione. I rischi illustrati fanno sì che l'ingresso in borsa sia un'opzione costosa per un'azienda.