Che cosa si intende per tasso di riferimento?
Il tasso di riferimento, noto anche come tasso di base, è il tasso di interesse che una banca centrale, come la Bank of England o la Federal Reserve, applica alle banche per i prestiti.
Il tasso di riferimento, noto anche come tasso di base, è il tasso di interesse che una banca centrale, come la Bank of England o la Federal Reserve, applica alle banche per i prestiti.
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Nonostante le banche commerciali siano libere di fissare i propri tassi di interesse sui prestiti, i tassi applicati sui prestiti e quelli offerti sui depositi tendono a derivare dal tasso di riferimento.
Questo consente alle banche centrali di utilizzare i tassi di riferimento per incoraggiare o scoraggiare i consumi, in base allo stato di salute dell'economia.
Il tasso di riferimento condiziona il tasso di interesse applicato ai consumatori: le banche commerciali adattano i propri tassi di interesse a quelli delle banche centrali. Se il tasso di riferimento aumenta, le banche commerciali alzano i propri tassi di interesse e contrarre un prestito diventa più costoso. Viceversa, se il tasso di riferimento diminuisce, calano anche i tassi di interesse applicati dalle banche commerciali e i consumi sono destinati ad aumentare.
Se una banca centrale riduce il tasso di riferimento, è probabile che le altre banche seguano questa tendenza e riducano i tassi sui prestiti e sui mutui ipotecari. Ottenere un prestito diventerebbe più semplice e i tassi ipotecari sarebbero più favorevoli per gli acquirenti. Tuttavia, tassi di interesse più bassi possono portare anche a minori rendimenti sui risparmi.
Se una banca centrale aumenta il tasso di riferimento, i prestiti diventano più costosi e i tassi ipotecari aumentano, creando una situazione favorevole alle banche e ai venditori. Tuttavia, qualsiasi risparmio detenuto nei conti correnti avrebbe un maggiore rendimento sui pagamenti degli interessi, in linea con l'aumento del tasso di riferimento.
Negli anni successivi alla crisi finanziaria del 2008, ad esempio, molte banche centrali hanno mantenuto tassi di interesse a livelli bassi. Questo ha portato la maggior parte delle banche commerciali ad abbassare i tassi di interesse sui prestiti alla clientela e sui conti correnti.
Un basso costo del denaro e tassi minimi sui conti correnti, dovrebbero incoraggiare i consumi invece che i risparmi, dando nuova linfa vitale alle imprese e stimolando l'economia.
Le banche centrali rilasciano regolarmente comunicati ufficiali spiegando le scelte di politica monetaria in materia di tassi d’interesse.
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