Nike tenta di risorgere con il cambio di CEO, sarà sufficiente?
Super performance di Nike dopo annuncio del nuovo CEO Hill. Prezzi del titolo sopra $85
Il recente cambio al vertice di Nike ha catturato l'attenzione del mercato, con l'annuncio delle dimissioni del CEO John Donahoe, previste per ottobre 2024. Sarà sostituito da Elliott Hill, un dirigente di lunga data di Nike, noto per la sua esperienza trentennale all'interno dell'azienda. Un ritorno alla tradizione dopo le strategie deludenti di Donahoe. Dall'autunno 2021 a oggi il titolo Nike ha perso più del 50% del valore.
Il mandato di John Donahoe: successi e difficoltà
John Donahoe ha preso il controllo del colosso dell'abbigliamento sportivo nel 2020, durante una delle fasi più critiche per l'economia globale: la pandemia di COVID-19. Donahoe ha introdotto un cambiamento radicale nelle strategie, con l’adozione di un modello Direct-to-Consumer (DTC), rivolto a potenziare le vendite digitali e creare una connessione più diretta tra Nike e i consumatori. Sebbene questa strategia abbia aumentato le vendite online, ha anche generato tensioni con importanti partner commerciali e rivenditori, che fino a quel momento avevano rappresentato una fonte significativa di distribuzione per il brand di Beaverton.
A complicare ulteriormente il quadro sono stati i problemi della catena di fornitura globale e l’inflazione, che hanno pesato sulle performance finanziarie.
Nuoco CEO Elliott Hill: un ritorno strategico
Con l’uscita di Donahoe, Nike ha scelto di riportare al timone Elliott Hill, un dirigente ben noto all'interno dell'azienda. Hill aveva già ricoperto ruoli chiave in Nike, come presidente dell'area "Consumer and Marketplace", supervisionando l’espansione globale del marchio e incrementando i ricavi in mercati strategici come il Nord America e l’Europa. La sua nomina segna un ritorno a una leadership più orientata al mercato e all'espansione internazionale, nel tentativo di rilanciare le performance finanziarie e ristabilire la fiducia degli investitori.
Con Hill al comando, Nike punta a riprendersi dalle recenti battute d’arresto, facendo leva sulla sua profonda conoscenza del brand e sulla sua comprovata esperienza nel gestire operazioni su scala globale. Hill ha dichiarato che Nike è sempre stata parte della sua identità e che si sente pronto a guidare l'azienda verso un futuro più luminoso.
Le aspettative di IG
Il cambio di leadership rappresenta inevitabilmente un momento cruciale per Nike. Il passaggio da Donahoe a Hill offre una nuova prospettiva, poiché l'azienda cerca di superare le difficoltà recenti e tornare a essere un leader di mercato in termini di innovazione e performance. Gli investitori sembrano fiduciosi, come dimostra il balzo quasi immediato del 10% del titolo Nike dopo l’annuncio della nomina di Hill. Tuttavia nel lungo periodo crediamo che un ritorno a una strategia tradizionale possa non essere sufficiente per fronteggiare l'agguerrita concorrenza. Hill dovrà essere particolarmente abile a mixare tradizione con innovazione per riportare Nike a eccellere nel proprio comparto.
Le prospettive grafiche sul titolo
Da un punto di vista tecnico i prezzi di Nike hanno messo pressione alla resistenza situata a $91,60, top del 20 agosto, livello strategico di breve. Solamente una perentoria vittoria al di sopra di $91,60 potrebbe inviare concreti segnali rialzisti e creare i presupposti per un'ascesa in direzione di obiettivi long ipotizzabili in area $100, picchi di metà giugno. Tali prospettive di crescita verebbero del tutto annullate con il cedimento del supporto a $75, preludio a una possibile rovinosa caduta verso $65,80, bottom annuali.
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