I trader più famosi al mondo
Fin dall’inizio del XX secolo i trader speculano sui principali movimenti dei mercati finanziari. Scopri dieci dei trader più leggendari al mondo e inizia il tuo cammino per diventare un trader di successo.
I 10 trader più famosi di tutti i tempi
- Peter Schiff
- George Soros
- Jesse Livermore
- Simon Cawkwell
- Paul Tudor Jones
- John Paulson
- Jim Rogers
- Nick Leeson
- Nicholas Darvas
- Ed Seykota
Nota: questi sono solo alcuni dei trader che hanno realizzato grandi profitti o hanno causato notevoli cambiamenti nel mercato finanziario. Non sono necessariamente i migliori trader della storia. L’elenco è stato aggiornato l’ultima volta il 12 agosto 2019.
Peter Schiff
Peter Schiff, soprannominato anche 'Dr. Doom', è un trader e investitore americano divenuto famoso per la sua previsione del crollo del mercato azionario che durò dal 2007 al 2010. Nato nel 1963, è il figlio di un noto oppositore fiscale che instillò in lui l’interesse per l’economia. Nel 2006 Schiff avvertì l’opinione pubblica di un crollo economico imminente, esortando le persone ad agire sulla base delle sue previsioni.
Benché oggetto di una buona dose di critiche, apparve in diversi programmi di informazione finanziaria negli anni precedenti il crollo, mettendo in guardia l’opinione pubblica sulla recessione. Nel suo libro scritto nel 2007, affermò che la politica economica del governo statunitense era viziata da un grave squilibrio tra domanda e offerta. Secondo la sua previsione, l’iperinflazione avrebbe causato un crollo economico.
George Soros
Nato nel 1930, George Soros è uno dei trader forex di maggior successo di tutti i tempi. Si stima che la sua scommessa contro la sterlina britannica del 1992 gli abbia assicurato $1 miliardo di profitto, divenendo noto come 'l’uomo che sbancò la Banca d’Inghilterra'. È anche un filantropo, attivista politico e autore.
L’operazione più eclatante che lui abbia mai messo a segno fu completata solo pochi giorni prima che il governo britannico svalutasse la sterlina. Prevedendo tale decisione, fece leva sul suo hedge fund per vendere miliardi di sterline, riacquistandole ad un prezzo più basso subito dopo la svalutazione. Questa data divenne nota come mercoledì nero. Soros applicò una teoria basata sulla relazione tra causa ed effetto, che lo aiutò ad avere un quadro chiaro delle bolle dei prezzi degli asset e delle discrepanze di valore.
Jesse Livermore
Jesse Livermore appartiene alla cerchia dei più grandi trader al mondo. Nato nel 1877, nel corso della sua vita fu testimone di diversi grandi crolli, tra cui quello di Wall Street avvenuto nel 1929. A quel tempo aveva già accumulato circa $100 milioni, l’equivalente di vari miliardi dei nostri giorni, dopo aver realizzato e perso altre fortune nel corso del tempo.
Ottenne questo risultato senza l’aiuto di grafici dei prezzi o di algoritmi ma tendendo traccia dei prezzi in un registro. Sviluppò il concetto di punti cardine (pivot points), che consisteva nell’osservare un’azione a livelli chiave e analizzare la reazione. Aumentava i suoi investimenti nelle posizioni di successo in un modo chiamato 'pyramiding' (moltiplicazione), assumendo progressivamente posizioni più piccole in un’azione per aumentare il rischio e incrementare i guadagni.
Simon Cawkwell
Simon Cawkwell (1946) è un noto esperto di spread betting e un discusso speculatore al ribasso (orso). È noto per chiudere le posizioni e andare 'short' quando crede che i prezzi delle azioni societarie siano destinati a scendere. Alcune delle sue operazioni più famose includono lo shorting (vendita allo scoperto) della Northern Bank prima che entrasse in amministrazione controllata e lo shorting di azioni che eseguì immediatamente dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, guadagnando 1 milione di sterline.
Cawkwell ha ammesso di basarsi sul presupposto di essere intellettualmente superiore agli altri trader. Sostiene di non farsi prendere dal panico, come fanno gli altri, quando il mercato si muove velocemente. Usa la sua esperienza di contabile per pensare rapidamente e analizzare lo stato di salute fondamentale di un’azienda prima di procedere allo shorting.
Paul Tudor Jones
Il nome di Paul Tudor Jones è legato al Black Monday, il crollo del mercato azionario avvenuto nel 1987. In tale periodo presentò ordini short di varie azioni, guadagnando circa $100 milioni. Jones è nato nel 1954 e ha iniziato la sua carriera nella finanza come impiegato al parquet (ovvero la sala delle contrattazioni). Cinque anni dopo la sua operazione più famosa, fu nominato presidente della New York Stock Exchange (NYSE).
Jones attribuisce il successo delle sue operazioni al collega Peter Borish, che tracciò un parallelo tra il mercato del 1987 e quello del 1929, anch’esso soggetto a un crollo. Assunse la posizione short di diverse azioni a causa della somiglianza tra le due serie di circostanze. La sua filosofia di investimento è intricata, ma il suo stile di trading si basa principalmente sull’analisi tecnica.
John Paulson
John Paulson è nato nel 1955 e ha iniziato la sua attività finanziaria nel 1976 quando intraprese gli studi economia alla New York University. Ha guadagnato milioni di euro quando, durante la crisi borsistica del 2007 ha assunto posizioni short sul mercato immobiliare. Ha scommesso contro i titoli garantiti da mutui ipotecari investendo in credit default swap e guadagnando circa $3,7 miliardi da queste operazioni, ottenendo così lo status di 'leggenda finanziaria'. Famoso per evitare contatti con i media, solo raramente rilascia interviste.
Jim Rogers
Jim Rogers è un investitore e commentatore finanziario americano nato nel 1942. Insieme al collega investitore George Soros ha fondato il Quantum Fund nei primi anni ’70. È famoso soprattutto per aver incrementato il suo portafoglio di investimenti del 4.200% in soli 10 anni, oltre che per le sue posizioni long sulle materie prime negli anni ’90. Dall’inizio degli anni ’80 è sempre stato un ribassista convinto sul mercato statunitense, prevedendo lo scoppio di altre bolle immobiliari e del debito al consumo.
Nick Leeson
Nick Leeson (1967) è un trader di derivati che ha causato il crollo della Barings Bank nel 1995. Prima dello scandalo dirigeva le operazioni di tale banca a Singapore, assicurando enormi profitti attraverso le sue operazioni. Tuttavia, nelle ore precedenti il crollo, piazzò alcune operazioni rivelatesi sbagliate, iniziando a perdere enormi quantità di denaro.
Leeson decise di nascondere le perdite alla banca, in quanto in base al sistema internazionale, non era tenuto a riferire ad un supervisore. Cercò di riguadagnare il capitale piazzando tante altre scommesse speculative, tra cui una 'short straddle' sul Nikkei. Purtroppo, l’indice subì un forte calo durante la notte a causa del terremoto di Kobe e, nonostante i frenetici tentativi di recuperare le perdite, la Barings Bank perse più di $1 miliardo. Leeson decise di fuggire dal paese, ma fu arrestato in Germania e ha dovuto scontare quattro anni di carcere.
Nicholas Darvas
Nicholas Darvas, nato nel 1920, era un ballerino di professione. Divenne un investitore autodidatta e guadagnò $2 milioni sul mercato azionario. Dopo alcuni investimenti disastrosi, Darvas decise di approfondire la sua conoscenza dei potenziali settori ad alta crescita. Successivamente cercò indizi nel volume dei titoli, in attesa di un aumento sostanziale. Quindi restrinse le sue scelte al trading di azioni in una gamma ristretta, aspettando un momento di rottura.
Ciò che rende notevole il suo sistema è che la sua attività si svolse negli anni ’60, quando l’unico modo per tenersi in contatto con il suo broker era tramite telegramma e anche allora questi gli arrivavano solo raramente.
Ed Seykota
Molti trader si definiscono trend follower ma probabilmente Ed Seykota potrebbe essere il più grande trend follower di tutti i tempi. Nato nel 1946, iniziò la sua carriera quando i computer usavano ancora le schede perforate, e cercò di cavalcare l’onda dei trend lunghi. Il suo approccio era quello di seguire i segnali meccanici di acquisto e vendita, per poi cavalcare i trend il più a lungo possibile. Sottolineava la necessità di seguire il sistema anche quando faceva registrare una serie di perdite, dal momento che la sua gestione del rischio comportava che ogni operazione in perdita gli costasse solo l’1% del suo capitale.
Come Darvas, non stava tutto il giorno a guardare il movimento dei prezzi, ma aspettava la chiusura per aggiornarli. Rischiando solo l’1% del suo capitale su ogni operazione, era in grado di tenere sotto controllo la sua impulsività in misura maggiore di quanto sarebbe stato possibile se si fosse esposto a un rischio più elevato. Evitava inoltre di fare previsioni, sostenendo che il mercato gli avrebbe detto cosa fare al momento opportuno.
Come diventare un trader di successo
Per diventare un operatore finanziario di successo, occorre un sistema chiaro che ti aiuti a rimanere coerente e a gestire i movimenti di mercato negativi. È inoltre necessario evitare di diventare eccessivamente emotivi. Non c’è una formula magica per diventare un trader di successo, ma ci sono alcuni passi che puoi seguire per conoscere sia le basi che le complessità del trading:
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