Come ottimizzare il tuo trading
Il trading non è per tutti. Spesso i trader incorrono in perdite, ma ci sono diversi modi per incrementare le possibilità di ottenere profitti.
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Obiettivi di breve termine
I CFD sono una modalità di fare trading con leva finanziaria che, generalmente, viene utilizzata per ottenere risultati a breve termine sui movimenti di mercato, a differenza degli investimenti a lungo termine.
In altre parole, il trading a breve termine (come i CFD o altri prodotti a leva come i future, le opzioni o i turbo warrants, è un 'gioco a somma zero'. In assenza di spese di transazione, il saldo netto dei profitti e perdite (P&L) sarebbe pari a zero, in quanto i profitti dei trader di successo vengono compensati dalle perdite degli altri.
Cosa significa in termini di profitto?
I risultati dei trader, senza spese di transazione, possono essere rappresentati graficamente da una curva di Bell con al centro lo zero. Un certo numero di trader incorrerà in profitti elevati, mentre un altro in perdite elevate. Ipotizziamo di avere stesso numero di trader redditizi e non redditizi da ambo i lati dell’asse zero del P&L:
Qual è l'impatto delle spese di transazione?
Le spese di transazione sono inevitabili in qualsiasi modalità di trading e per tutti gli operatori: dalle singole persone fisiche ai più grandi istituti bancari e fondi speculativi. Di conseguenza, graficamente, la curva di Bell va rappresentata spostata verso sinistra. Il risultato per chi fa trading a breve termine, quindi anche con i CFD, è che per molti trader il P&L consiste in una perdita pari alla somma delle spese di transazione pagate.
Nello specifico, per quanto riguarda i CFD, i risultati variano in base alla scelta del broker e del mercato sottostante, ma statisticamente nel corso di un anno solamente il 20 - 25% dei trader tende a ottenere profitti:
Come aumentare la possibilità di ottenere profitti?
Innanzitutto, occorre una notevole competenza e accortezza nel condurre analisi di mercato. Esistono, tuttavia, alcune regole che è possibile seguire, tutte incentrate sulla riduzione al minimo delle spese di transazione:
Scegliere un broker che offre costi competitivi in trasparenza
Quando si sceglie il broker con cui operare, è bene tenere conto non solo dello spread, ma anche dei costi di finanziamento overnight e delle commissioni. Infatti, alcuni broker vantano differenziali denaro/lettera estremamente bassi, ma poi addebitano commissioni overnight significative. Altri, in particolare nel mondo del forex, promuovono servizi ‘senza dealing desk’, con spread denaro/lettera minimi, ma poi addebitano commissioni significative sulle operazioni. IG Bank punta ad offrire spese di transazione tre le più competitive e lo fa in trasparenza.
Scegli un broker capace di assicurare una buona esecuzione
Dal punto di vista del trader, una esecuzione non all’altezza equivale, sul piano economico, all’aggiunta di spese di transazione occulte. Se il broker propone spese di transazione contenute, ma poi non è in grado di eseguire un ordine in modo affidabile, non è il caso di continuare con loro. Noi di IG Bank ci caratterizziamo per la liquidità tra le più elevate del settore, e per la nostra politica di miglioramento dei prezzi ogni volta che ne abbiamo la possibilità.
Minimizza le spese a tuo carico con la tua strategia di trading
In generale, è sconsigliabile, ad esempio, optare per profitti contenuti o perdite che superino di poco le spese di transazione. Un trading ad elevata frequenza di questo tipo, anche noto come ‘scalping’, tende a spingere il risultato complessivo verso la perdita, per quanto parzialmente giustificata dalle dinamiche sottostanti di un mercato specifico.
Dall'altra parte, lo swing trading tenta di realizzare guadagni sul mercato tra una posizione overnight e varie settimane, riducendo al minimo il numero di volte in cui si paga lo spread.
Sii disciplinato
Prima di inserire un ordine, occorre sapere:
- Perché si decide di inserire una certa posizione
- Quando si realizzano gli utili se la decisione si rivela corretta
- Quando si realizza la perdita se la decisione si rivela errata
Dopodiché, è bene attenersi al piano di trading, indipendentemente dallo svolgersi degli eventi. Con un trading disciplinato, infatti, massimizzi la tua esposizione alla strategia e al mercato prescelti e minimizzi al contempo il numero di ordini inseriti e, pertanto, anche la somma totale delle spese di transazione.
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Come mai il P&L può cambiare anche a seconda del broker?
A diversi broker corrispondono diverse proporzioni tra trader che incorrono in perdite e trader che traggono profitti e, a seconda di queste, è possibile trarre informazioni preziose sui costi e sull'efficienza di esecuzione degli ordini. Da queste differenze è possibile trarre informazioni preziose sul livello medio di spese addebitate da un broker, come anche sul grado di efficienza della sua esecuzione. Si tratta, tuttavia, di un parametro da utilizzare con una certa prudenza, perché altri fattori potrebbero influenzare la proporzione, come, ad esempio:
Offerta di prodotti
I broker specializzati in CFD su azioni potrebbero presentare una ripartizione diversa fra clienti redditizi e non redditizi rispetto a un altro specializzato in CFD su forex a causa di una disparità a livello di frequenza di operazioni e di spesa dovuta al diverso asset.
Numero di clienti
I broker più piccoli, con un numero limitato di clienti, potrebbero generare statistiche che cambiano facilmente da trimestre a trimestre, dovute, appunto, all’esiguità del campione dell’operatore.
Numero di operazioni
Un broker che offre un'ampia gamma di prodotti e con un numero elevato di clienti potrebbe evidenziare un rapporto peggiore rispetto a un broker specializzato in un solo prodotto. Il motivo è che i risultati dei trader del primo operatore, dove si svolge il grosso del trading, verrebbero ripartiti su un numero maggiore di trader rispetto a quelli dell’altro operatore.
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