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Agenzie di rating: tutto quello che c'è da sapere

Le agenzie di rating hanno un importante ruolo all’interno dei mercati finanziari. In questa sede analizzeremo il loro funzionamento e, nello specifico, parleremo delle tre principali agenzie di rating e del loro regolamento.

Cosa sono le agenzie di rating?

Le agenzie di rating sono in grado di fornire una valutazione del rischio di credito alle singole aziende, alle azioni, ai governi, alle obbligazioni aziendali e a quelle locali, ai titoli garantiti da mutui ipotecari, ai credit default swap e alle collateralised debt obligation. Il rischio di credito mostra le probabilità di inadempienza dell’emittente sia inadempiente rispetto al proprio obbligo di ripagare un prestito.

Il rating assegnato può essere utilizzato per determinare il livello di sicurezza di un investimento. I titoli con rating alto sono definiti investment grade, mentre i titoli con rating basso sono definiti speculative grade.

È possibile andare long su titoli investiment grade attraverso derivati finanziari come i CFD per operare sui movimenti di prezzo dei titoli che potrebbero avere un tasso implicito più alto di rischio di credito.

I CFD consentono di andare long , quindi operare sul prezzo dello strumento sottostante in fase di rialzo, oppure andare short, ovvero operare al ribasso. Questa caratteristica rende i CFD uno dei più popolari prodotti finanziari per ottenere un’esposizione sui titoli investment grade.

Come funzionano le agenzie di rating?

Le agenzie di rating assegnano un valore al rischio di credito relativo a diversi strumenti finanziari, come obbligazioni e prestiti. Ad esempio, AAA è considerato lo standard di settore come massimo rating; AAA, AA, A e BBB sono generalmente considerati titoli di qualità di investimento.

I rating BB o inferiori rientrano nel speculative grade e denotano un rischio di credito o di inadempienza maggiore nello strumento sottostante, anche se ciò si abbina in genere a un rendimento superiore sull’investimento iniziale.

Le agenzie utilizzano il rating alfabetico, non danno una probabilità numerica al rischio di inadempienza come, per esempio, il 10%, 20% o 30%. Al contrario, utilizzano invece dichiarazioni come 'la capacità del debitore (emittente) di adempiere al suo impegno finanziario relativo all’obbligo (di ripagare il mutuante) è particolarmente forte'.1

Tuttavia, generalmente si ritiene che ai titoli con rating AAA e AA corrisponda un rischio di inadempienza inferiore all’1% e la probabilità di inadempienza aumenta per ogni rating successivo.

Di regola, le agenzie di rating hanno degli analisti che consigliano un rating e un comitato che vota su tale raccomandazione. Gli analisti utilizzano informazioni quali data base, previsioni di gestione, report sul rischio e previsioni sulle prestazioni.

Possono inoltre prendere in considerazione dati macroeconomici, dati forniti da un’azienda, da una banca o da una pubblica amministrazione che vengono esaminati, o qualsiasi informazione pubblicamente disponibile sul titolo che viene esaminato ai fini del rating. Quando gli analisti avranno raccolto dati e informazioni sufficienti per fornire una raccomandazione, si individuerà una fase di pre-comitato e una fase di comitato.

La fase di pre-comitato serve a valutare se il processo di rating completo debba procedere; se non sono disponibili informazioni sufficienti per concedere una raccomandazione, il processo di rating può essere sospeso. Se viene deciso che il processo può procedere, il rating consigliato viene inviato a un comitato per essere esaminato.

Al comitato viene spesso fornito un pacchetto di analisi che contiene i risultati dell’analista e la logia del rating consigliato. Il comitato terrà conto dei risultati nel pacchetto di analisi e determinerà se la raccomandazione fornita dall’analista sia corretta.

Tale decisione verrà raggiunta tramite un voto dei membri del comitato, selezionati in base a esperienza e anzianità; agenzie diverse potrebbero tuttavia avere criteri leggermente diversi per selezionare i membri del comitato. Tali membri voteranno quindi sul rating raccomandato e concorderanno su tale rating oppure assegneranno un diverso rating del credito in base a una decisione di maggioranza..

Gli stessi rating vengono sempre e soltanto presentati come opinioni di una determinata agenzia, ma i partecipanti al mercato si affidano a più agenzie per determinare un rating aggregato di rischio di credito.

The Big Three: le tre principali agenzie di rating

Le tre principali agenzie di rating, le cosiddette ‘Big Threeì, sono Moody’s, Standard and Poor’s (S&P) e Fitch Ratings e controllano all’incirca il 95% del rating del credito sui mercati finanziari. Altre agenzie di rating che svolgono funzioni analoghe a quelle delle Big Three sono Dunn and Bradstreet, DBRS e Bureau van Dijk. Di seguito, sono riportate altre informazioni sulle Big Three e sui rispettivi sistemi di rating.

  1. Moody’s
  2. Standard and Poor’s (S&P)
  3. Fitch Ratings

Moody’s

Moody's (MCO), la prima tra le ‘Big Three’ di cui parleremo in questa sede, è stata fondata nel 1909. Moody’s è quotata alla Borsa di New York (NYSE) e fa parte dell’indice S&P 500 che misura le prestazioni delle 500 maggiori società degli Stati Uniti.

I rating che fornisce Moody’s riguardano sia la qualità di investimento sia la qualità speculativa, laddove la qualità di investimento va da Aaa e Baa e la qualità speculativa spazia da Ba a C. Questo sistema è leggermente diverso dalla scala adottata da S&P e da Fitch, che analizzeremo nelle sezioni successive.

Moody’s aggiunge i modificatori numerici 1, 2 e 3 alle sue classi di rating da Aa fino a Caa e altera in tal modo la forza del rating. Il numero 1 indica che il rating rappresenta la fascia alta della classificazione mentre 2 è la fascia centrale e 3 è la fascia inferiore. Ad esempio, Moody’s può assegnare un rating di Aa2 nella classificazione Aa che avrebbe un livello di rischio di credito inferiore rispetto ad Aa3.

La scala di rating dei grade di Moody’s denota il livello di rischio di credito implicito e i rating sono i seguenti:

Investment grade di Moody

AAA Livello minimo di rischio di credito
Aa1/Aa2/Aa3 Livello molto basso di rischio di credito
A1/A2/A3 Basso livello di rischio di credito
Baa1/Baa2/Baa3 Rischio di credito moderato

Speculative grade di Moody

Ba1/Ba2/Ba3 Rischio di credito consistente
B1/B2/B3 Alto rischio di credito
Caa1/Caa2/Caa3 Rischio di credito molto alto
Ca Inadempiente o assai vicino all’inadempienza, ma con una possibilità di recupero del capitale
C Inadempiente, con pochissime possibilità di recuperare il capitale

I partecipanti al mercato possono scegliere di acquistare direttamente obbligazioni, azioni o altri titoli classificati da Aaa a Baa3 giacché ad essi è associata la minore probabilità di rischio di credito e il ripagamento di un investimento iniziale è altamente probabile. In alternativa, possono speculare sul prezzo di queste obbligazioni di qualità di investimento con future sui titoli obbligazionari.

I prezzi dei future sui titoli obbligazionari possono comunque fluttuare in positivo o in negativo a prescindere dal rating dell’obbligazione sottostante, perché il loro valore deriva dall’obbligazione in questione; non si tratta infatti di obbligazioni fisiche.

Scopri di più sui future sui bond

Per gli speculative grade, i partecipanti al mercato possono scegliere di andare short su taluni titoli e scommettere che gli emittenti non saranno in grado di ripagare i loro obblighi finanziari. In tale scenario, a uno speculatore serviranno dei prestiti per diventare inadempiente allo scopo di ricavare un profitto. Ciò potrebbe accadere se un governo non riesce a ripagare il pieno valore di un’obbligazione alla scadenza o se gli utenti non sono inadempienti sulle rate del mutuo.

Esistono anche future sui titoli obbligazionari per molti investimenti speculative grade, che offrono la stessa opportunità di andare long o short sull’obbligazione sottostante a prescindere dal rating dell’obbligazione fisica.

Standard and Poor’s (S&P)

Standard and Poor’s (S&P) è stata fondata nel 1941 ed è controllata dalla società S&P Global, quotata alla Borsa valori di New York parte dell’indice S&P 500. S&P fornisce ricerche e analisi finanziare su una vasta gamma di titoli e mercati (obbligazioni, azioni, società e materie prime).

S&P è una delle ‘Big Three’ e utilizza un sistema di rating leggermente diverso da quello di Moody’s. Ad esempio, S&P utilizza modificatori come “+” o “–” per denotare un rating di qualità superiore all’interno della medesima categoria e applica tali modificatori ai rating da AA a CCC.

La scala di rating S&P è la seguente ( le obbligazioni finanziarie fanno riferimento alla capacità dell’emittente di ripagare il valore di un prestito):

Investment grade di Standard and Poor’s

AAA Possibilità estremamente elevata che l’emittente adempia ai propri obblighi finanziari
AA+/AA/AA- Possibilità molto elevata che l’emittente adempia ai propri obblighi finanziari
A+/A/A- Possibilità elevata che l’emittente adempia ai propri obblighi finanziari
BBB+/BBB/BBB- Adeguata possibilità che l’emittente adempia ai propri obblighi finanziari

Speculative grade di Standard and Poor's

BB+/BB/BB- Possibilità estremamente elevata che l’emittente adempia ai propri obblighi finanziari
B+/B/B- Possibilità molto elevata che l’emittente adempia ai propri obblighi finanziari
CCC+/CCC/CCC- Possibilità elevata che l’emittente adempia ai propri obblighi finanziari
CC Estremamente vulnerabile e quasi certamente inadempiente
SD or D L’emittente è già risultato inadempiente rispetto ad almeno uno dei suoi obblighi finanziari

Con i rating di S&P, i partecipanti al mercato preferiscono probabilmente acquistare obbligazioni o prestiti classificati da AAA a BBB- direttamente perché hanno una maggiore possibilità che l’emittente non sia inadempiente rispetto agli obblighi relativi al prestito. I titoli classificati come BBB- possono spesso avere un rendimento più allettante su un investimento iniziale grazie al rischio implicito di inadempienza leggermente superiore rispetto ad altri titoli classificati come investimento.

Questi investimenti potrebbero essere più adatti ai partecipanti al mercato che prediligono il rischio o che preferiscono titoli che potrebbero essere leggermente più volatili. Se è così, è importante avere in atto una strategia di gestione del rischio efficace prima di impegnare denaro in questo genere di prestiti, società od obbligazioni.

Le obbligazioni e gli altri titoli classificati BB+ o meno sono noti come titoli a forte rendimento, perché se i rischi sono maggiori rispetto ai titoli investment grade, lo è anche il potenziale rendimento. Ecco perché questi rating sono considerati speculativi.

Fitch Ratings

Fitch Ratings è stata fondata nel 1914 ed è una società controllata di Hearst Communications. Poiché Hearst Communications è una società a capitale privato, perciò gli investitori e i trader non possono operare sui titoli di Fitch Ratings in borsa

Fitch Ratings assegna gli stessi modificatori di S&P, “+” o “–”, ai propri rating per denotare un rating di qualità superiore all’interno della stessa categoria da AA a CCC. I rating di Fitch denotano se esiste un rischio di inadempienza su un’obbligazione sottostante, un prestito o altro obbligo finanziario.

Di seguito, il sistema di rating del credito di Fitch:

Investment grade di Fitch Rating

AAA Rischio estremamente basso di inadempienza
AA+/AA/AA- Bassissimo rischio di inadempienza
A+/A/A- Basso rischio di inadempienza, ma lieve vulnerabilità alle condizioni economiche
BBB+/BBB/BBB- Basso rischio di inadempienza, ma maggiore vulnerabilità alle condizioni economiche

Speculative grade di Fitch Rating

BB+/BB/BB- Possibile rischio di inadempienza, vulnerabilità alle condizioni economiche
B+/B/B- Alto rischio di inadempienza
CCC+/CCC/CCC- Reale possibilità di inadempienza
CC Probabile inadempienza
C Inadempiente o assai vicino all’inadempienza
RD or D È stata registrata un’inadempienza

Con Fitch, i partecipanti al mercato possono scegliere se acquistare o investire direttamente in titoli con rating da AAA a BBB- perché presentano il minor rischio di inadempienza e sono considerati l’opzione “più sicura” per vedere un rendimento sull’investimento iniziale.

I rating speculativi di Fitch potrebbero indicare rendimenti potenzialmente maggiori, ma il rischio di inadempienza è di gran lunga superiore. Ad esempio, nell’ ottobre 2019 Fitch Ratings ha declassato il rating del credito di Metro Bank (MTRO) da BB+ a BB dopo che la banca aveva classificato erroneamente i prestiti nel gennaio 2019 e annullato un’offerta di obbligazioni al 7,5% alla fine di settembre 2019. Il declassamento da parte di Fitch dimostra che Metro Bank era stata reputata avere un rischio di inadempienza lievemente superiore a seguito del fallimento della sua offerta di obbligazioni ad alto rendimento.

Il ruolo delle agenzie di rating durante la crisi finanziaria del 2008

Molti commentatori dell’andamento del mercato concordano nell’affermare che le agenzie di rating hanno contribuito alla crisi finanziaria del 2008. Le Big Three hanno classificato erroneamente diversi prestiti e mutui “spazzatura”, noti come subprime, giudicandone la qualità di investimento come AAA, AA, A o BBB. È poi emerso che questi prestiti erano privi di valore a seguito dello scoppio la bolla immobiliare americana che ha generato la crisi finanziaria.

Per spiegare chiaramente il fenomeno, dovremmo esaminare ciò ha effettivamente causato la crisi finanziaria del 2008. Sin dal 1999, le banche hanno incominciato a vendere ai clienti un numero crescente di mutui subprime. Qualsiasi prestito classificato come subprime viene generalmente venduto ad utenti con un basso rating del credito o con risparmi inferiori alla media. La conseguenza è che con i prestiti subprime si ha quindi un rischio intrinsecamente alto di inadempienza.

Tuttavia, molte banche e istituti finanziari hanno scoperto di poter raggruppare questi mutui subprime in un unico titolo chiamato mortgage-backed security (MBS), ovvero titolo garantito da mutui ipotecari. Gli MBS hanno dimostrato subito di avere grande appeal per gli investitori e il mercato risultava altamente redditizio purché i prezzi delle case continuassero a salire e i proprietari di immobili continuassero a pagare regolarmente le rate del mutuo.

A molti titoli MBS è stato assegnato un rating di BBB o superiore. Ciò avveniva in primo luogo perché erano sostenuti da credit default swap, una forma assicurativa per il mutuante di un prestito in caso di inadempienza e mancato pagamento del mutuante da parte dell’emittente.

In secondo luogo, se un’agenzia di rating non aveva un rating alto, le banche o le aziende potevano semplicemente rivolgersi alla concorrenza per ottenere il rating desiderato. Banche e aziende ritenevano che il rischio di inadempienza fosse estremamente basso semplicemente perché le persone non erano inadempienti rispetto al pagamento delle rate del mutuo.

Molti di questi mutui subprime, tuttavia, erano in realtà prestiti ipotecari a tasso variabile. I tassi di interesse dei prestiti ipotecari a tasso variabile iniziano con valori contenuti, il che rende inizialmente i mutui interessanti per gli acquirenti, prima di crescere stabilmente nel tempo. Prima che ciò avvenisse, molti emittenti non erano pienamente consapevoli dei termini del prestito che stavano richiedendo e hanno iniziato a essere inadempienti rispetto ai propri obblighi man mano che i tassi di interesse hanno iniziato a salire.

Con la diffusione dell’inadempienza del pagamento della rate del mutuo, è iniziato lo scoppio della bolla immobiliare e l’intero mercato dei titoli garantiti da mutui ipotecari e dei credit default swap è seguito a ruota.

Una delle opinioni sostenute è che, se le agenzie di rating non avessero consesso rating elevati ai titoli garantiti da mutui ipotecari, essenziali nella crisi finanziaria, non si sarebbe mai sviluppato un mercato per tali titoli e banche e aziende avrebbero faticato a vendere quei titoli agli investitori.

Assegnando ai titoli MBS dei rating investment grade, le agenzie di rating hanno convinto i partecipanti al mercato che tali titoli non fossero aperti a livelli eccessivi di rischio di credito. In realtà, questi titoli garantiti da mutui ipotecari erano in apparenza rischiosi.

Gli investitori che notavano la crescita non sostenibile e scommettevano contro il mercato immobiliare USA sono riusciti a approfittare significativamente della situazione. Il tutto, però, a spese dei consumatori americani inadempienti sulle rate del mutuo e costretti a perdere la casa.

Chi supervisiona le agenzie di rating?

La regolamentazione delle agenzie di rating è stata intensificata a seguito della crisi finanziaria del 2008. L’inasprimento si è verificato in particolare negli Stati Uniti con l’introduzione del Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act, una riforma approvata nel 2010.

La legislazione creava dei requisiti con l’obiettivo di impedire alle banche di diventare “troppo grandi per fallire”, oltre a rivedere le procedure di salvataggio delle banche della Federal Reserve (Fed) e a monitorare i derivati ad alto rischio. La normativa istituiva anche diverse nuove agenzie responsabili della supervisione nell’ambito del sistema statunitense e finanziario globale, nella speranza che un controllo più rigoroso potesse evitare il ripetersi della crisi finanziaria del 2008.

Le agenzie di rating sono regolamentate da varie organizzazioni in base all’area geografica. Ad esempio, la Securities and Exchange Commission (SEC)è responsabile della regolamentazione delle agenzie di rating con sede negli Stati Uniti.

In Europa, la regolamentazione delle agenzie di rating è demandata all’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA, European Securities and Markets Authority): nella sua funzione normativa, l’ESMA ha l’obiettivo di garantire l’integrità, responsabilità, buona gestione e indipendenza delle attività di rating del credito per assicurare rating di qualità e alti livelli di fiducia da parte degli investitori. In seguito alla Brexit, lo stesso compito è ora svolto dalla FCA (Financial Conduct Authority) nel Regno Unito.2

Agenzie di rating in sintesi

  • Le agenzie di rating forniscono una valutazione del rischio di credito implicito per aziende, azioni, governi, obbligazioni aziendali o locali, titoli garantiti da mutui ipotecari e collateralised debt obligation
  • Esistono tre agenzie di rating principali, note come le ‘Big Three’: Moody’s, Standard and Poor’s e Fitch Ratings
  • Standard and Poor’s e Fitch Ratings adottano la stessa scala di rating e i medesimi modificatori mentre Moody’s utilizza dei modificatori leggermente diversi per denotare informazioni analoghe
  • È opinione diffusa che le agenzie di rating siano state responsabili in parte della crisi finanziaria del 2008 a causa dell’erronea assegnazione di rating a basso rischio a mutui e prestiti ad alto rischio
  • Dopo la crisi, il monitoraggio delle agenzie di rating ha subito un giro di vite e l’agenzia responsabile della svista cambia a seconda della posizione geografica

Note

1 S&P Global Ratings, 2019
2 ESMA, 2019


Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.

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