EUR/USD tocca nuovi massimi annuali a 1,1075 poi ritraccia, quali prospettive?

Il cross EUR/USD si è ormai portato stabilmente al di sopra della fatidica soglia di 1,10 superando il massimo dello scorso 2 febbraio a 1,1033. Il cambio ha quindi imboccato una pronta risalita dopo il dato sull’inflazione Usa di mercoledì (risultata minore delle attese al 5%) ma è stato accelerato dai dati sul PPI (Producers Price Index) che sono scesi ben sotto le attese.

Il mercato comincia quindi a convincersi sempre di più che la Fed sia in dirittura di arrivo per quanto riguarda la sua politica monetaria restrittiva, prevedendo un ultimo rialzo da 25 punti base per la prossima riunione del 3 maggio, fino al 5%-5,25%, seguito da una pausa a partire dal meeting di giugno.

Al contrario, in Europa la BCE è ancora determinata ad alzare il costo del denaro per abbassare le pressioni inflazionistiche che rimangono trincerate nell’economia. Oggi sono stati pubblicati i dati di Francia e Spagna mentre ieri quelli relativi alla Germania. Il minimo comune denominatore resta l’indice core ancora troppo elevato e sintomo di preoccupazione.

Proprio questa differenza di approccio sta condizionando al rialzo le quotazioni dell’EUR/USD con le prospettive per un ulteriore rialzo che si fanno sempre più ottimistiche.

I dati sull’inflazione in Francia e Spagna

Intanto, gli uffici statistici di Francia e Spagna hanno diffuso i relativi dati sulle pressioni inflazionistiche.

Per quanto riguarda la Francia, l’indice dei prezzi al consumo nel mese di marzo è risultato leggermente sopra le attese al 5,7% su base tendenziale (6,3% a febbraio) mentre mese su mese quest’ultimo è salito dello 0,9% rispetto allo 0,8% previsto. Anche in merito all’inflazione armonizzata i valori sono lievemente sopra le stime del consensus.

In Spagna, invece, i dati sono risultati conformi alle previsioni con l’inflazione che ha rallentato molto al 3,3% nel mese di marzo rispetto al 6% del mese precedente. Su base mensile l’incremento è stato dello 0,4% (0,9% a febbraio) mentre l’indice core resta elevato al 7,5% (7,6% a febbraio).

Analisi tecnica EUR/USD

Il cambio EUR/USD ha accelerato il trend rialzista iniziato dai minimi di metà marzo a 1,0516 rafforzando il momentum in questa direzione che l’ha spinto ad oltrepassare la fatidica soglia data dal massimo del 2 febbraio a 1,1033. Questo movimento rafforza le prospettive per un ulteriore balzo oltre il massimo intraday odierno di 1,1075 e fino al picco del 31 marzo 2022 a 1,1184 mentre un target più ambizioso resta la resistenza ed ex supporto del 14 febbraio 2022 a 1,1280.

In caso di discesa sotto il minimo di ieri a 1,0976 molto probabilmente si andrà a testare il supporto dinamico rappresentato dalla media mobile esponenziale a 21 periodi ora in transito a 1,0887.

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