Sell-off sulle cripto, nuovo crash a causa di Celsius. Bitcoin sotto i $25k

Il crollo di Celsius

Il mondo delle criptovalute è in caduta libera dopo che la piattaforma di prestito di valute digitali Celsius Network ha annunciato di aver sospeso i prelievi e i trasferimenti. Il network Celsius è una piattaforma di prestito che consente agli utenti di ricevere interessi sulle criptovalute depositate o di contrarre prestiti garantiti da criptovalute. Il sistema si basa sul loro token nativo CEL, che viene utilizzato per prendere prestiti, fornire premi ed effettuare pagamenti. Dopo annuncio da parte del gruppo il token CEL perde oltre il 50% secondo le quotazioni di CoinGecko.

Intanto il competitor Nexo ha annunciato la possibilità di comprare le attività di Celsius.

Le condizioni macro sfavorevoli

Oltre a ciò, non aiuta la decisione di giovedì 9 in cui la BCE ha annunciato un primo rialzo dei tassi di interesse a luglio di 0,25 punti base per frenare la corsa dell’inflazione, così come il dato sulle pressioni inflazionistiche USA di maggio che non ha accennato a diminuire ma anzi è aumentato (+1% mese su mese) all’8,6% anno su anno, alimentando le aspettative di una FED più restrittiva.

Insomma, i problemi intrinseci e il quadro macroeconomico non proprio roseo stanno indebolendo - e non poco - l’universo delle valute digitali che ora risulta sotto pressione. Bitcoin scivola del 10% ai minimi da gennaio 2020 e sotto la soglia psicologica dei $25mila mentre Ether tracolla passando dai $1800 di giovedì ai $1225 di oggi.

Problemi all’orizzonte

Infatti, quest’anno non sembra essere iniziato nel migliore dei modi per le cripto, indebolite dallo scenario macroeconomico, dall’incertezza sulla guerra in Ucraina e dal crollo della stablecoin Terra (Luna). Ora anche le critiche - forse ingiustificate - contro la piattaforma di scambio Binance (accusata di riciclaggio di denaro) potrebbero ulteriormente pesare sull’andamento delle principali valute digitali. Infine, il crollo del token di Celsius (crollato del 51% a $18,9 centesimi) sollevano grossi dubbi riguardo ai rendimenti offerti da queste particolari cripto.

Dopo il collasso dell’ecosistema TerraUSD ad inizio maggio, lo scetticismo è aumentato notevolmente e oggi tokens simili a Celsius come Aave, Maple e Compound hanno perso il 12%, 15% e 13% rispettivamente.

Infatti, nonostante anche i principali indici azionari stiano sottoperformando da inizio anno, le performance dell’universo cripto sono tutt’altro che brillanti. Da gennaio Bitcoin perde quasi il 45% del proprio valore mentre Ether segue con un profondo rosso del 64%. Infatti, dai massimi raggiunti a novembre 2021 ($68mila per Bitcoin e $4860 per Ether) i pilastri delle valute digitali stanno ora accusando il colpo di un crollo generalizzato.

Un fenomeno alimentato dai tassi di interesse

La decade passata dei tassi a zero e l’abbondanza di liquidità hanno sicuramente alimentato - fino ad ora - un’incessante euforia speculativa alla ricerca di rendimenti sempre più interessanti. Crediamo che il mondo delle criptovalute non sia da meno e abbia cavalcato proficuamente questo periodo sospinto dalla novità e dalle aspettative di una repentina ascesa di prezzo. Tuttavia, nello scenario attuale in cui i tassi di interesse sono in deciso rialzo, gli investitori stanno riconsiderando la stabilità, e la solidità, di questi asset.

Le aspettative di breve periodo

Riteniamo che il forte ribasso nel valore di asset quali Bitcoin ed Ether e i recenti crolli di criptovalute quali Terra e Celsius, non possano che confermare l’estrema speculazione a cui è stato sottoposto l’intero settore ed il rigonfiamento “artificiale” che ha subito fino ad oggi. In conclusione, non sappiamo se la bolla è scoppiata (o sta per farlo) e nel caso non potremmo determinarlo con accuratezza. Ciò che è certo, però, è che sicuramente la strada per un recupero di breve periodo sembra in salita in un mondo che diventa sempre più imprevedibile di settimana in settimana.

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