Trimestrale Tesla: margini deludenti su taglio prezzi vetture e il titolo crolla

I risultati

Ieri alla chiusura di Wall Street, Tesla ha presentato i suoi dati finanziari relativi al primo trimestre dell’anno in corso. I ricavi sono risultati leggermente sotto le previsioni a $23,33 miliardi ($23,36 previsti) mentre gli utili per azione sono stati in linea con le attese a $0,85.

Gli utili netti nel periodo considerato sono scesi di quasi un quarto rispetto all’anno precedente a $2,51 miliardi a causa di costi maggiori legati alle materie prime e alla logistica.

Nota dolente per quanto riguarda la profittabilità con il margine lordo che è sceso al 19,3% rispetto a stime precedenti ferme al 22,4%. Questo ha sorpreso negativamente il mercato anche se è stato dato dai numerosi tagli ai listini delle proprie vetture che Tesla ha attuato in numerosi mercati compresi Stati Uniti, Cina e Germania, nel tentativo di fronteggiare la sempre più agguerrita concorrenza.

Il CEO Elon Musk ha difeso la nuova strategia dell’azienda sostenendo che Tesla sta focalizzandosi sulla crescita delle vendite rispetto alla profittabilità di breve termine.

Proprio questo valore ha portato le azioni a scendere di quasi il 7% nell’after-hours mentre oggi nel premarket sono ancora in calo.

Durante la conferenza con gli investitori, la società ha annunciato che sta lavorando su un progetto di una nuova batteria che permetta di dimezzare i costi di produzione. Nessuna notizia, invece, riguardo al tanto atteso modello low-cost (che dovrebbe chiamarsi Model 2) mentre la produzione del Cybertruck è stata ancora una volta spostata in avanti fino al 2024.

La strategia di Tesla

Il marchio pioniere delle vetture elettriche sta attuando massicci tagli nei prezzi delle proprie vetture per cercare di stimolare una maggiore domanda da parte dei clienti. Tesla ha quindi annunciato riduzioni dei listini in molti mercati fondamentali quali Stati Uniti, Cina, Germania, Francia, Australia e Giappone.

Ieri, poco prima della presentazione dei dati trimestrali, Tesla ha dichiarato un nuovo ritocco al ribasso dei prezzi dei modelli Model Y e Model 3 (il secondo nello stesso mese e il sesto nell’anno) negli Stati Uniti. La strategia della società è infatti quella di mantenere una posizione dominante nel sempre più competitivo mondo delle vetture elettriche.

In particolare, negli ultimi anni il successo della società di Austin ha attratto non solo i grandi colossi dell’industria automobilistica, come Ford e Volkswagen che hanno investito miliardi in massicci piani di elettrificazione, ma anche numerosi marchi emergenti di provenienza cinese come BYD, NIO ed XPeng.

Questi hanno ormai lanciato un guanto di sfida a Tesla per accaparrarsi maggiori quote fondamentali nel secondo mercato al mondo per le vetture elettriche.

Analisi tecnica Tesla

La pubblicazione dei dati trimestrali ha portato il titolo Tesla ad invertire la propria ascesa con l’outlook di breve termine che ora è peggiorato molto.

Un’ulteriore conferma dell’inizio di un trend negativo diventerà evidente con la violazione ribassista del minimo del 13 marzo a $163,96 movimento che getterebbe delle solide basi per il raggiungimento dei target short ipotizzabili a $159,57 e $145,80, rispettivamente 50% e 61,8% del ritracciamento di Fibonacci dell’ascesa iniziata dall’inizio di gennaio.

In caso contrario, una ripresa in linea con il trend rialzista dei primi due mesi del 2023 sarebbe evidenziata solo dopo il break-out sopra la resistenza ed ex supporto del 10 aprile a $176,11 che sarebbe indice di un parziale recupero fino al massimo di ieri a $183,49.

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