Trimestrale Unicredit: conti sopra le attese nel terzo trimestre, migliora la guidance 2022

I risultati

Questa mattina Unicredit ha rilasciato i suoi conti relativi al terzo trimestre 2022 che sono stati estremamente positivi battendo le attese degli investitori.

In particolare, nel periodo luglio-settembre il gruppo ha registrato ricavi per €4,2 miliardi, escludendo la Russia, in aumento del +6,8% rispetto allo stesso periodo del 2021. L’utile netto è invece salito a €1,7 miliardi (+61,6% anno su anno), Russia inclusa, molto al di sopra delle stime che si aspettavano un dato intorno al miliardo di euro mentre il risultato netto si è fermato a €1,3 miliardi (+31,1% a/a).

Il margine di interesse (la differenza tra ciò che la banca paga come deposito sui conti e ciò che guadagna dagli interessi sui prestiti) è cresciuto del 4,8% a €2,2 miliardi mentre le commissioni hanno mostrato una leggera flessione dell’1,8% a €1,6 miliardi (-4,4% su base trimestrale). I costi operativi sono stati ridotti del 3,1% anno su anno e il CET1 Ratio si è attestato al 15,41% continuando quindi a mostrare un forte indice di solidità patrimoniale.

Nei primi nove mesi dell’anno l’utile netto di Unicredit ha raggiunto i €4 miliardi, €3,8 se si tiene conto delle attività russe, avendo quindi già superato i risultati registrati per tutto l’anno 2021.

Il motivo dei conti super è principalmente dato dalle politiche monetarie delle banche centrali e in particolare dalle scelte della Banca Centrale Europea che da luglio scorso ha intrapreso un aggressivo piano di rialzo dei tassi di interesse per frenare le crescenti pressioni inflazionistiche che attanagliano il Vecchio Continente e che hanno raggiunto il 10,9% nell’Unione Europea nel mese di settembre.

Domani la BCE dovrà nuovamente decidere riguardo all’intensità del rialzo dei suoi tre tassi di riferimento (quello sui depositi, sui prestiti marginali e sulle operazioni di rifinanziamento) con il mercato che sconta ormai un aumento da 75 punti base.

A seguito di ciò, anche la guidance per il 2022 è stata migliorata con il gruppo bancario che ora si attende di raggiungere ricavi pari a €17,4 miliardi per la fine dell’anno mentre l’utile netto dovrebbe toccare i €4,8 miliardi.

Per quanto riguarda le sue attività in Russia, dove il gruppo è presente dal 2005 con circa 4mila dipendenti e 70 filiali, la banca ha affermato che la sua esposizione nel paese è stata ridotta del 50% a circa €3,1 miliardi grazie ad azioni “proattive e disciplinate”.

Non ultimo, Unicredit ha anche confermato l’obiettivo di redistribuzione agli azionisti di almeno €16 miliardi entro il 2024.

Le previsioni su Unicredit

Considerando i risultati molto positivi nonostante il contesto macroeconomico in deciso deterioramento, riteniamo che le quotazioni del gruppo bancario possano continuare a crescere ancora per tutto il 2022.

Da un punto di vista grafico, fissiamo come target rialzista di medio/lungo periodo la soglia dei €13, massimo del 25 febbraio scorso. Come outlook di breve, invece, crediamo che il titolo possa raggiungere la resistenza fissata a €12,37 superata sempre a febbraio.

Nel caso opposto, le quotazioni potrebbero scendere fino al supporto di breve termine di €10,28, minimo del 3 ottobre, mentre ulteriori allunghi in questa direzione sarebbero visibili solo dopo il cedimento del supporto fissato a €9,53, toccato l’ultima volta l’8 settembre scorso.

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