I gap che rivestono importanza per l’analisi grafica sono di quattro tipi.
I gap comuni si verificano in genere all’interno di congestioni, quando il mercato sta consolidando oppure distribuendo. Non sono altro che squilibri fra domanda e offerta, per cui non rivestono grande importanza e spesso vengono richiusi rapidamente.
- Gap comune (Common gap)
- Gap di rottura (Breakaway gap)
- Gap di continuazione (Runaway gap)
- Gap di esaurimento (Exaustion gap)
I gap comuni si verificano in genere all’interno di congestioni, quando il mercato sta consolidando oppure distribuendo. Non sono altro che squilibri fra domanda e offerta, per cui non rivestono grande importanza e spesso vengono richiusi rapidamente.
I gap di rottura si formano generalmente quando uno strumento finanziario esce da una formazione di congestione con una certa velocità, saltando letteralmente al di sopra del lato superiore della congestione o al di sotto. Questo può indicare l’inizio di un trend piuttosto marcato, per cui questo tipo di gap ci fornisce un’idea più indicativa della direzione che sta per intraprendere il mercato.
I gap di continuazione si formano all’interno di un trend ben definito. In linea di massima i gap di continuazione si formano verso la metà di quel che sarà l’intero movimento in atto, per cui quando assistiamo a un gap di questo tipo possiamo pensare che il trend in atto sia a metà del suo cammino.
I gap di esaurimento si formano invece alla fine di un trend. Spesso dopo questo gap i prezzi invertono la tendenza in atto e questo movimento è spesso accompagnato da un elevato volume di scambi. Per cui se vediamo volumi molto alti in corrispondenza di un gap in un titolo in tendenza facciamo attenzione perché potrebbe trattarsi di un gap di esaurimento.
Nel grafico seguente possiamo notare come possa essere frequente trovare dei gap in un titolo azionario, anche se molto liquido (il titolo in questione è l’americana Boeing). Cosa che invece non si riscontra in modo altrettanto frequente negli indici.