Azioni Tesla: preview trimestrale

Il 19 aprile, dopo la chiusura dei mercati, Tesla rilascerà i risultati finanziari relativi alle prime tre mensilità dell’anno. Se i ricavi sono previsti in forte crescita del 25,6% anno su anno a $23,56 miliardi, non è lo stesso per gli utili per azione.

Questi ultimi sono stimati in calo a $0,85 con un calo su base annuale di oltre il 20%. Il motivo è principalmente il calo della profittabilità da parte del costruttore di vetture elettriche che ha recentemente innescato una “guerra dei prezzi” tra i vari produttori abbassando i listini delle vetture nuove per aumentare la domanda e raggiungere quindi gli obiettivi di consegne prefissati dal piano industriale.

Lo scorso gennaio la casa di Austin aveva già abbassato i prezzi dei suoi veicoli in Cina, scatenando molte rimostranze da parte dei clienti che avevano acquistato le vetture prima dell’annuncio.

Tuttavia, venerdì scorso Tesla ha annunciato che attuerà ulteriori tagli ai listini anche in altri mercati come in Europa (soprattutto in Francia e Germania) ma anche in Israele e Singapore - in quest’ultimo paese tra il 4,3% e il 5% - a causa di un miglioramento nella propria capacità di produzione.

In Germania, la casa ha abbassato, per la seconda volta quest’anno, i prezzi dei suoi modelli Model 3 e Model Y per un ammontare compreso tra il 4,5% e il 9,8%.

Nonostante gli sforzi per innescare una forte domanda da parte dei clienti, l’aumento delle consegne su base trimestrale è stato solo del 4% sebbene i paesi in cui questi sconti sono stati applicati siano sempre di più. La lista ora include, oltre alla Cina, molti altri mercati chiave come Stati Uniti, Giappone, Australia e Corea del Sud.

Analisi tecnica Tesla

Sebbene le quotazioni di Tesla siano salite molto dall’inizio del 2023 archiviando, ad oggi, una performance di oltre il +52%, il momentum rialzista sembra essersi adagiato in una fase di stallo che stenta a dare chiari segnali di acquisto o di vendita.

Nonostante queste considerazioni, rimaniamo molto ottimisti sul titolo con un chiaro innesco di una più sostenuta fase rialzista che verrebbe delineato dal superamento della prima resistenza del 12 aprile posta a $191,56. La rottura di questo “cap” metterebbe delle solide basi per un rafforzamento del trend in questa direzione fissando come prossimi obiettivi l’area resistenziale in zona $200,50, livelli del 22 marzo scorso, e il picco del 31 marzo a $207,78.

In caso contrario, il break-out ribassista del supporto di $182, minimo del 14 aprile, indicherebbe un cambio di outlook a negativo con il suo cedimento che potrebbe aprire la strada a più ampi cali fino al bottom del 10 aprile a $176,11.

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