Bitcoin sale nonostante arresto di SBF

Il caso

La situazione di Sam Bankman-Fried dopo il crollo della piattaforma di scambio FTX continua a peggiorare di giorno in giorno. Ieri sera alle 18:00 il co-fondatore dell’exchange è stato arrestato dalla polizia nella sua casa delle Bahamas su mandato dell’autorità giudiziaria statunitense.

Ora il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DoJ) richiederà una estradizione alle autorità bahamensi così da poter giudicare SBF in base alle proprie leggi relative ai reati di frode e di riciclaggio di denaro.

La spettacolare débâcle di FTX è iniziata l’11 novembre quando l’exchange ha dichiarato bancarotta dopo una subitanea crisi di liquidità ed un mancato bail-out da parte della rivale Binance. In meno di 72 ore, i clienti hanno ritirato ben $6 miliardi di dollari dal crypto-exchange che è stato dunque costretto ad aderire alle pratiche della bancarotta assistita (il cosiddetto Chapter 11 nella legge fallimentare statunitense).

L’amministratore delegato posto in sostituzione di SBF, John Ray, ha descritto una situazione disastrosa fatta di mancati controlli e anarchia finanziaria. Infatti, indagando più a fondo nella società di Bankman-Fried, il Dipartimento di Giustizia ha scovato un sospetto tentativo di frode. In sostanza, SBF e altri membri del top management utilizzavano i fondi dei clienti - a loro insaputa - per compiere avventate speculazioni attraverso il loro affiliato crypto-hedge fund Alameda Research.

La situazione si è fatta dunque sempre più complicata per SBF che domenica avrebbe dovuto testimoniare di fronte al Congresso di Washington D.C.

In sua difesa, SBF ha però sempre invocato la sua innocenza dichiarando di non aver mai avuto l’intenzione di commettere una frode anche se ha spesso ammesso “di aver compiuto degli errori”.

Dopo la notizia si è creato il panico nel mondo delle criptovalute sulla scia di un ulteriore investigazione contro i vertici di Binance. Infatti, il Dipartimento di Giustizia statunitense avrebbe raccolto abbastanza informazioni per poter accusare anche il top management della più grande piattaforma di scambio di criptovalute.

Nelle ultime ore il CEO di Binance, Changpeng Zhao, ha annunciato che la crypto-exchange ha temporaneamente sospeso i prelievi della sua stablecoin USDC. Quest’ultima è un token digitale agganciato al valore del dollaro statunitense e viene utilizzato per fare compravendita di criptovalute senza trasferire il denaro in dollari.

Crescono quindi le preoccupazioni anche nei confronti della più grande piattaforma di scambio di criptovalute con le prossime ore che potrebbero essere cruciali nel determinare una situazione di emergenza (come quella vista nel caso FTX) o se invece il rischio sarà contenuto dalla società.

Gli effetti sulle cripto

Questa mattina intorno alle 7:40 sia Bitcoin sia Ether subiscono un ribasso dopo aver appreso la notizia dell’arresto di SBF. Bitcoin scende dai $17.214 fino ad un minimo di $17.092 mentre Ether tocca un bottom di $1.256.

Nonostante ciò, le quotazioni di entrambi i token rimangono stabili per il resto della seduta per poi schizzare al rialzo intorno alle 11:00. Infatti, ora Bitcoin mostra una crescita del +1,46% a $17.474 mentre Ether segna un +0,68% a $1.286.

Tuttavia, il rialzo delle quotazioni di Bitcoin ed Ether va in marcata controtendenza rispetto alle news che provengono dal mondo cripto. Infatti, l’incertezza rimane ancora elevata in attesa di un ulteriore evoluzione degli scenari riguardanti il caso di FTX e di SBF.

Possibili esternalità negative anche dalle notizie relative ad un’investigazione dei vertici del concorrente Binance che potrebbe creare ulteriore instabilità nei prossimi giorni.

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