CBDC, Bank of Japan studia introduzione yen digitale

Il caso

Oggi la Bank of Japan ha annunciato che ad aprile lancerà un programma pilota per testare le funzionalità e le applicazioni di uno yen digitale. La BoJ è quindi solo l’ultima di una lunga serie di banche centrali intorno al mondo che stanno cominciando ad interessarsi sempre di più al mondo degli asset digitali. Tra queste quelle più attive sono BCE, Fed, BoE ma soprattutto la PBoC (People’s Bank of China) che ha già introdotto un e-yuan utilizzato per pagare i biglietti dell’autobus in alcune città del paese.

La banca centrale cinese è infatti uno degli istituti monetari più convinti dell’utilità di una valuta digitale e sta di conseguenza ponendo molte risorse verso questo settore.

La BoJ ha ritenuto quindi doveroso recuperare il tempo perso e compiere degli esperimenti in questo campo ormai da diversi anni con il progetto annunciato per aprile che fa credere che l’introduzione di questo tipo di valuta potrebbe essere non molto lontano da oggi.

Nello specifico, il programma prevederà una maggiore interazione con entità private in un ambiente controllato così da preparare la BoJ ad un eventuale rilascio di una valuta digitale nel caso in cui il Governo decidesse riguardo ad una sua pronta introduzione. Il capo del dipartimento CBDC (Central Bank Digital Currency) della BoJ, Kazushige Kamiyama, ha comunicato che “il progetto durerà alcuni anni e richiederà la presenza di attori bancari e non-bancari” oltre ad eventuali transazioni con clienti al dettaglio che però al momento non sono ancora state previste.

La banca centrale giapponese vuole quindi allinearsi ai programmi dei principali istituti monetari intorno al mondo che stanno sviluppando attivamente programmi di studio nel campo delle CBDC.

Nel 2021, i paesi del G7 hanno deciso di proseguire uno schema univoco nello studio delle CBDC con l’unico vincolo dato dal fatto che “le valute digitali non devono creare un ostacolo all’abilità delle banche centrali nel mantenere la stabilità monetaria e finanziaria del sistema economico”. Al contrario le CBDC devono quindi fornire solo un supporto a modernizzare i sistemi di pagamento e accelerare i pagamenti internazionali senza soverchiare l’autorità sovrana dello stato.

Ad aprile scadrà anche il secondo mandato quinquennale dell’attuale Governatore della BoJ, Haruhiko Kuroda, che verrà molto probabilmente sostituito da Kazuo Ueda, economista ed ex-membro del Consiglio Direttivo della BoJ. Il cambio al vertice dell’istituto potrebbe quindi essere un ulteriore catalizzatore per lo studio nel campo delle CBDC da parte della Bank of Japan.

I rischi per le stablecoin

L’interesse sempre più preponderante da parte delle istituzioni monetarie nel campo delle valute digitali crea però dei rischi per gli attuali token digitali, in particolare quelli definiti stablecoin, asset digitali il cui valore è legato ad una valuta fiat.

Nel caso dell’introduzione di valute digitali “nazionali” l’intero mondo delle stablecoin non avrebbe più alcun senso di esistere cosa che porterebbe molti investitori ad allontanarsi dal mondo delle criptovalute per cercare rifugio in quello istituzionalizzato delle CBDC.

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