Fondo Elliott acquista quota in Salesforce. Titolo sale del +5%

Il caso

Ieri il Wall Street Journal ha riportato che l’hedge fund attivista Elliott Management ha acquisito una quota di partecipazione nel capitale azionario della società di software Salesforce.

Elliott è un fondo specializzato nell’attivismo societario, quella pratica che consiste nell’entrare in una società quotata, richiedere dei cambiamenti al management e vendere le proprie posizioni una volta che le quotazioni sono salite.

Gli odierni fondi attivisti sono l’eredità dei “Corporate Raiders” degli anni’80, individui che acquistavano aziende (grazie ai leveraged buyout) e le rivendevano in un breve periodo di tempo dopo aver aumentato la loro profittabilità e aver intascato un lauto compenso.

Non è chiaro perché Elliott abbia acquistato una partecipazione in Salesforce anche se gli operatori cominciano a speculare che il fondo abbia intravisto una possibilità di guadagno a causa di alcune manchevolezze nella gestione.

Nonostante ciò, si tratta della seconda volta in tre mesi che un fondo attivista entra nella società di San Francisco. Infatti, già ad ottobre il fondo di investimento Starboard Value aveva comunicato una partecipazione nell’azienda giustificando tale mossa con uno sconto nelle quotazioni dovuto ad un misto di crescita e profittabilità.

Oggi, nel premarket, le quotazioni di Salesforce sono in salita del +5,05% a $158,40, mostrando un guadagno del +12,22% da gennaio. Tuttavia, nel 2022 le azioni hanno perso il 32% del proprio valore dopo aver toccato un picco di $307,25 il 21 novembre 2021.

All’inizio del 2023 la società ha annunciato un taglio del 10% del suo organico aziendale in risposta al rallentamento economico che ha pesato sulla profittabilità dell’azienda (in particolare dopo la crescita record durante gli anni della pandemia).

Il fondo Elliott

Elliott è specializzato in questo tipo di operazioni essendo noto per uscire sempre vincitore dalle contestazioni che spesso sorgono tra le società target e il fondo stesso.

Nel palmarès del fondo vi sono operazioni analoghe a quella di Salesforce come quelle di Telecom Italia, Hitachi e Pernod Ricard, oltre a numerose altre speculazioni nel campo del debito sovrano di paesi in difficoltà come Perù, Argentina e Congo.

Nonostante questo attivismo venga spesso criticato dai media a causa delle conseguenze spiacevoli all’interno dell’azienda (che possono causare molti licenziamenti e riorganizzazioni drastiche), l’evidenza empirica segnala che in realtà l’attivismo societario rende le aziende molto più profittevoli mettendo pressione sui vertici aziendali per raggiungere determinati risultati in tempi brevi.

Le previsioni grafiche sul titolo Salesforce

Dal punto di vista tecnico un forte break-out rialzista sarà visibile dopo il superamento del limite situato a $160,25, picco del 30 novembre, cosa che potrebbe incoraggiare un’ulteriore risalita fino ai $165,25, massimo del 15 novembre.

In caso contrario, un chiaro segnale ribassista deriverà dallo sfondamento del livello di $143,16, bottom del 19 gennaio.

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