Report ADP sull’occupazione Usa sotto le attese a 145mila
I dati sull’occupazione privata negli Stati Uniti confermano le preoccupazioni su un rallentamento dell’attività economica nel paese con un calo sotto le aspettative del mercato e rispetto al mese precedente.
I risultati
Nel primo pomeriggio sono stati diffusi i valori del report ADP (Automatic Data Processing) sulla variazione mensile nell’occupazione privata a marzo che hanno indicato un aumento di 145mila posti di lavoro, inferiore alle attese ferme a 210mila posti di lavoro. Il dato è in calo anche rispetto alle 261mila unità di febbraio (riviste al rialzo dalle precedenti 242mila).
Il report ADP è stato rilasciato dopo il JOLTS (Job Openings and Labour Turnover) di ieri, che ha mostrato un calo delle posizioni disponibili negli Stati Uniti a 9,9 milioni contro i 10,6 milioni del mese precedente. Inoltre, il dato anticipa i risultati dei ben più attesi Non-Farm Payrolls che saranno diffusi venerdì con aspettative di 240mila occupati nel mese di marzo. Il tasso di disoccupazione è invece atteso stabile al 3,6%.
I valori di oggi confermano le attese degli operatori che stanno ormai scontando un mantenimento dei tassi di interesse all’attuale livello nella prossima riunione della Fed (il 3 maggio) sulla scia di un evidente rallentamento dell’economia dovuto agli effetti della politica monetaria restrittiva.
Al momento, i dati del CME (Chicago Mercantile Exchange) basati sui futures dei Fed funds stimano un 63,5% di probabilità di un mantenimento dell’attuale range dei tassi, tra il 4,75% e il 5%, mentre un rialzo da 25 punti base è previsto solo al 36,5%.
Mercati: Borse nervose, volatilità su EUR/USD
Le Borse europee sono ingessate con i principali indici del Vecchio Continente che viaggiano in territorio negativo (unica esclusa Londra con un +0,2%).
I futures sugli indici americani mostrano una breve ed effimera reazione positiva al dato sul lavoro per poi virare in rosso. Anche in apertura a Wall Street permane il ribasso.
Sul mercato Forex, l’EUR/USD balza di 15 pips dopo la pubblicazione del dato per poi mostrare molta volatilità fino a 1,0925.
Analisi tecnica US Tech 100
La tendenza rialzista del Nasdaq continua a rimanere vigorosa dopo il rimbalzo iniziato dal minimo del 13 marzo che ha spinto le quotazioni in rialzo del 11,8% fino all’attuale livello di 12.930 punti. La leggera flessione di oggi non compromette le prospettive di medio termine del trend sottostante che restano ottimistiche sebbene sia possibile un ritracciamento nel breve periodo.
Detto questo, il superamento del livello dato dal massimo di ieri a 13.226 punti potrebbe innescare un più ampio movimento verso il picco del 26 aprile 2022 a 13.582 con buone probabilità di raggiungere il top del 16 agosto scorso a 13.722 punti.
Il mantenimento delle quotazioni al di sopra del supporto dinamico fornito dalla media mobile esponenziale a 15 periodi, ora in transito a 12.801 punti, mette al riparo da possibili ribassi. Tuttavia, un segnale negativo diventerà evidente dopo il cedimento del supporto di 12.397 punti del 20 marzo scorso.
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