Sunak cerca accordo Brexit, GBP/USD a 1,2034

Il caso

Questa settimana, il Premier britannico Rishi Sunak è in procinto di arrivare ad un accordo con l’Unione Europea dopo circa tre anni dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Infatti, dal 31 dicembre 2021 il paese ha tagliato ogni legame con l’UE dopo il referendum del 23 giugno 2016 che ha confermato la volontà dei cittadini britannici a lasciare il blocco di paesi del Vecchio Continente.

La Brexit ha lasciato però in sospeso alcune questioni spinose per il Governo britannico, tra cui quella del confine tra Irlanda e Irlanda del Nord. La separazione dei due paesi ha portato a molti attriti sin dalla sua creazione nel 1921 a causa delle differenze culturali e religiose tra i cittadini dei due paesi.

Tuttavia, ora l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ha messo fine alla libera circolazione di persone e merci tra l’UE (Irlanda) e l’Irlanda del Nord (parte del Regno Unito). La questione non è di facile risoluzione viste le lotte violente tra i due paesi e con i legislatori dell’UE e del Regno Unito che vogliono evitare un “hard border”.

L’idea più ragionevole è quindi quella di avere una sorta di confine esterno dell’UE e di continuare a consentire il libero passaggio tra i due paesi; tuttavia, i membri politici più convinti della Brexit non sono d’accordo. Ora Sunak deve cercare di mediare e giungere ad un compromesso con la Commissione Europea e i suoi stessi sostenitori interni al partito.

Un eventuale accordo potrebbe aprire le porte ad una ripresa delle relazioni tra Regno Unito e UE che rimane il più grande partner commerciale del paese. Infatti, gli effetti negativi della Brexit sono diventati evidenti con l’economia del Regno Unito che rimane particolarmente fragile anche a causa delle complicazioni dovute all’abbandono dal blocco del Vecchio Continente.

Gli effetti sui mercati

Oggi il cambio GBP/USD è in leggero ribasso a 1,2034 anche se negli ultimi 20 giorni il calo ha portato ad una perdita di quasi 370 pips. A contribuire alla debolezza della coppia valutaria sono anche le aspettative degli operatori su un continuo rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed che hanno ridato vigore al dollaro statunitense.

Le Borse europee sono poco mosse con Londra che è vicina alla parità. Nonostante questo, da inizio anno, il FTSE 100 avanza del +7% avendo ormai raggiunto la soglia degli 8.000 punti e avendo più volte aggiornato i massimi storici.

Le previsioni

Il mercato si attendeva una risoluzione del cosiddetto “protocol” entro la giornata di oggi anche se probabilmente si avrà un esito in settimana. Sunak è in discussione con Ursula von der Leyen e con i membri dei partiti del Nord Irlanda per tentare di giungere ad un accordo in tempi brevi.

L’eventuale patto tra UE e Regno Unito sarebbe un primo passo per cercare di ricostruire dei rapporti privilegiati con il blocco dei paesi continentali soprattutto alla luce dei danni economici all’economia del Regno Unito.

In questa eventualità la sterlina potrebbe reagire positivamente con un apprezzamento significativo contro dollaro ed euro seguita da acquisti sui principali indici della Borsa londinese.

Le prospettive tecniche su GBP/USD

I recenti ribassi della coppia valutaria hanno indebolito l’impostazione tecnica. Crediamo che l’eventuale break-out ribassista di 1,1990, bottom del 15 febbraio, possa creare i presupposti per una discesa in direzione degli obiettivi short ipotizzabili sui supporti a 1,1915 e 1,1841, rispettivamente minimi di venerdì scorso e bottom annuali (registrati il 6 gennaio). Primi segnali di ripresa giungeranno, invece, con il superamento di 1,21, area di transito della media mobile a 21 periodi.

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