Trimestrale BPER: buoni risultati ma il titolo perde il 7% su prese di profitto

I risultati

Questa mattina il Consiglio di Amministrazione di BPER ha approvato i dati finanziari del gruppo bancario relativi ai primi nove mesi del 2022. In particolare, fino al 30 settembre, il gruppo ha chiuso con un utile ordinario di €425,1 milioni, di cui €108,6 nel solo terzo trimestre.

Il margine di interesse (la differenza tra ciò che la banca paga per i depositi dei clienti e ciò che riceve dagli interessi sui prestiti) è salito a €1,26 miliardi (nei primi nove mesi, +12,6% a/a) e ha toccato i €475 milioni (+16,1% t/t), di cui €459,3 milioni derivano dalla sola componente commerciale.

Altri contributi a questa voce arrivano dal portafoglio titoli (€46,4 milioni) e dai fondi TLTRO-III (€6,2 milioni). Al netto del contributo di Banca Carige, il margine di interesse risulta quindi in rialzo del 2,2% t/t.

Per quanto riguarda le commissioni nette, queste sono state pari a €1,418 miliardi (+20,9% a/a) mentre il dato relativo ai mesi luglio-settembre ha toccato i €504 milioni (+8,8% t/t).

Nello specifico, le commissioni derivanti dal ramo bancario si sono attestate a €303,3 milioni (+15% t/t), quelle relative alla divisione di banca-assicurazione vita hanno registrato un aumento a €178 milioni (+2,8% t/t) mentre quelle della banca-assicurazione protezione sono state pari a €22,7 milioni (-14,6% t/t). Di conseguenza, al netto del contributo di Banca Carige, le commissioni nette sono risultate in ribasso del 2,6% t/t a causa degli effetti negativi sui mercati finanziari.

Nonostante ciò, BPER ha distribuito dividendi per una cifra di €19,2 milioni di cui €3,3 milioni nel solo nel terzo trimestre 2022.

Da un punto di vista della solidità patrimoniale, invece, il gruppo bancario ha mostrato un CET1 Ratio pro-forma (Common Equity Tier 1 Ratio) pari al 13,6%, continuando dunque a mostrare un ottimo risultato dal punto di vista dei coefficienti di resilienza bancaria.

BPER ha però sottolineato la grande incertezza per il futuro che dipenderà in gran parte dalla durata del conflitto russo-ucraino. Inoltre, il continuo deterioramento dello scenario macroeconomico italiano e globale pone la banca di fronte a difficoltà future che dovrebbero persistere anche nel primo trimestre del 2023.

Tuttavia, il gruppo è fiducioso che i ricavi continueranno a rimanere solidi grazie al rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE ma anche grazie alla resilienza delle commissioni nette registrate dalle attività bancarie.

Le previsioni

Nonostante i risultati positivi oggi il titolo è affossato a Piazza Affari con un calo del 7% fino a €1,90. Tuttavia, crediamo che il gruppo sia posizionato bene per poter continuare a mostrare risultati finanziari positivi anche nell’ultimo trimestre del 2022 soprattutto grazie alla forte crescita del margine di interesse e del segmento bancassurance.

Da un punto di vista tecnico per tornare a dare segnali positivi servirà un break-out rialzista delle resistenze in area €2,05, condizione che potrebbe creare i presupposti per un allungo in direzione di €2,11 e €2,20.

In caso contrario, uno scenario macroeconomico in forte contrazione potrebbe deteriorare oltre le attese le attività bancarie e commerciali del gruppo con il titolo che potrebbe toccare il supporto di €1,75, minimo del 27 ottobre.

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