Winners and Losers di Luglio 2023
Le migliori e le peggiori performance del mese appena trascorso.
Winners
Indici – Russell 2000
Nel campo degli indici azionari, l’indice delle aziende a bassa capitalizzazione Russell 2000 ha sbaragliato la concorrenza con una crescita nel mese di luglio del 5%. L’indice beneficia dell’euforia degli investitori sulla diminuzione delle pressioni inflazionistiche e su una economia più robusta rispetto alle previsioni.
Azioni – Meta Platforms
Il gruppo di Marc Zuckerberg continua a mostrate un trend crescente, il nono mese consecutivo in rialzo. A luglio il titolo ex Facebook segna un incremento del 12% grazie alla brillante trimestrale pubblicata e alle prospettive positive su Llama2 (una chat AI open-source che farà concorrenza a chatgpt), su Threads (nuovo social in competizione con Twitter) e il prossimo lancio di Quest 3.
Valute - NOK
Sul mercato Forex, la performance migliore è quella del NOK ovvero la corona norvegese. La valuta di Oslo mostra i muscoli rispetto alle altre valute internazionali sulla scia di elevate pressioni inflazionistiche che lasciano presagire un prolungamento della politica monetaria restrittiva da parte della NorgesBank.
Materie prime – Succo d’Arancia
Questo mese il succo d’arancia ha battuto tutti i suoi rivali nel mondo delle commodities segnando una performance positiva del 22% sulla scia di una riduzione della produzione negli Stati Uniti in particolare in Florida.
Losers
Indici – Nikkei
Sul lato degli indici quello che evidenzia la performance peggiore è il Nikkei che mostra una discesa dell’1%. Il modesto ribasso è tuttavia significativo considerando che tutti gli altri indici azionari hanno mostrato ottime performance nel mese di luglio. A indebolire le quotazioni dell’indice giapponese è stato un rafforzamento dello yen, la valuta locale.
Azioni – Merck
Il titolo perdente del mese di luglio è stato Merck che ha evidenziato una flessione del 7%. Il gruppo risente della debolezza del settore farmaceutico penalizzato negli ultimi mesi sulla scia di un ritorno del sentiment risk-on.
Valute - TRY
La lira turca continua a perdere valore nonostante le scelte della banca centrale di rialzare i tassi di interesse. La CBRT (la Banca Centrale della Repubblica di Turchia) ha infatti scelto di incrementare il costo del denaro di 250 bps al 17,50% ancora troppo basso rispetto alle aspettative del consensus (20%). A giugno la stessa banca centrale aveva alzato i tassi di intresse di 650 bps al 15%.
Materie prime – Legname
Tra le commodities, mese in rosso per il legname che perde quasi 6 punti percentuali sulla scia di una diminuzione della domanda. Il legname ha evidenziato una forte volatilità legata all’incertezza sull’andamento del settore immobiliare statunitense.
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