I 7 migliori titoli del settore della difesa nel 2023

Ad oltre un anno dall’inizio del conflitto ucraino, le prospettive per una veloce risoluzione delle tensioni geopolitiche sono ormai svanite così come quelle relative ad accordi diplomatici, già sfumate quasi subito dopo l’inizio del conflitto, mentre invece si sono acuiti i nervosismi tra Stati Uniti e Cina per quanto riguarda l’isola di Taiwan.

Prima della Guerra in Ucraina, gli standard ESG (Environmental, Social and Governance) frenavano gli investimenti nel settore militare a causa di una certa ritrosia da parte degli investitori istituzionali che intendevano rispettare i suddetti parametri. Ora però, dopo un 2022 ricco di perdite sui mercati finanziari, gli operatori sono pronti a capitalizzare le loro posizioni alla prima occasione di un sostanziale profitto.

Nonostante le terribili perdite umane e materiali, il conflitto ucraino ha risollevato la necessità di un fronte comune Occidentale per fronteggiare la minaccia russa alle porte dell’Europa. Per questo motivo, i governi hanno implementato la produzione bellica e aumentato il budget destinato a scopi militari in modo da essere in grado di fornire supporto tattico agli alleati ucraini.

Inutile dire che i veri beneficiari di questa situazione anomala sono proprio le aziende dell’industria bellica dato che in Europa il riarmo generalizzato ha portato le azioni degli attori del comparto fino a record storici sulle aspettative di una continuazione del conflitto per un periodo di tempo ancora indefinito.

I titoli da tenere sotto la lente

Leonardo

Leonardo, l’ex-Finmeccanica, è l’azienda più importante del comparto in Italia grazie alle sue partecipate quali OTO Melara, Agusta Westland e Alenia Aermacchi. La società spazia quindi dalla produzione di elicotteri civili e militari fino ai sistemi informatici e all’aerospazio.

Leonardo è quotata alla Borsa di Milano con il Governo che rimane uno dei principali azionisti tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze che detiene il 30,2% del capitale azionario. La società detiene inoltre molti contatti con imprese nordamericane, principali acquirenti e fornitori di componenti, che le permettono di stipulare proficui contratti per società governative oltre Atlantico, il maggiore mercato per il settore militare.

L’azienda ha l’intenzione di continuare la sua strategia di acquisizioni strategiche nel campo militare con l’ultima operazione notevole che è stata quella della società israeliana RADA Electronic Industries, attiva nella produzione di radar tattici e sistemi avionici.

Nel 2023, le azioni Leonardo sono tornate ai massimi dal 21 giugno 2022 a €10,60 con una performance nei primi due mesi del 2023 di oltre il +30% e con un trend positivo che potrebbe continuare anche nei prossimi mesi sulla scia dell’evoluzione dello scenario in Ucraina.

Dassault Aviation

Dassault Aviation è un’azienda francese attiva nella produzione aeronautica e nell’elettronica, grazie allo spin-off Dassault Systemes SA, ma anche nella difesa e nell’aerospazio. La società è però ricordata in particolare per la creazione di alcuni dei migliori caccia-bombardieri prodotti nell’intera storia dell’aviazione tra cui il Rafale e il Mirage, tutt’ora in servizio, e utilizzati in moltissimi scenari bellici da altrettante aviazioni a livello mondiale.

Inoltre, Dassault Aviation porta avanti anche la produzione di jet civili per uso privato (serie Falcon) che rimangono tra i più apprezzati nel settore. Proprio questa diversificazione interna tra attività civili e belliche le permette di essere all’avanguardia nella creazione di velivoli militari grazie all’ampio budget da utilizzare nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie.

In Borsa le azioni hanno mostrato una forte crescita a partire da ottobre scorso anche se nei primi mesi del 2023 vi è stato un leggero appiattimento del trend secondario rialzista. Le prospettive restano comunque positive per un’ulteriore risalita del titolo grazie all’aumento di ordini legati al comparto aeronautico.

Rheinmetall

Rheinmetall è una società tedesca produttrice di armi, munizioni, elettronica, mezzi corazzati sistemi d’arma antiaerea oltre a servizi di manutenzione e supporto nel campo militare. Le origini risalgono alla fine dell’800 è l’azienda ha saputo capitalizzare l’esperienza maturata nella fornitura di armi al Terzo Reich durante i due conflitti mondiali diventando uno degli attori principali nel settore militare in Germania.

Rheinmetall possiede moltissimi segmenti interni che le consentono di diversificare ampiamente la propria offerta che rimane vastissima. In particolare, la divisione relativa alle munizioni, alla ricambistica e quella legata ai simulatori permette di avere un quasi costante flusso di cassa dovuto al mantenimento di scorte di materiali e all’allenamento tecnico dei soldati specializzati nell’utilizzo di sistemi d’arma complessi.

In questo periodo, inoltre, la richiesta di mezzi corazzati, armi e munizioni è aumentata a dismisura a causa del conflitto ucraino che richiede maggiori spedizioni di materiale bellico al fronte.

Il titolo Rheinmetall ha raggiunto un massimo storico di €257,65 lo scorso 21 febbraio con una performance da inizio 2023 del +31% e con le prospettive degli operatori sul titolo che rimangono fortemente rialziste.

Northrop Grumman

Società statunitense nata nel 1994 e pioniera nello sviluppo di velivoli senza pilota a controllo remoto e nella tecnologia stealth che consente agli aerei equipaggiati una pressoché totale invisibilità ai radar nemici. Nonostante ciò, la società è una conglomerata attiva anche in altri campi della difesa, tra cui l’elettronica, l’aerospazio, e il settore navale.

L’azienda ha costruito velivoli quali il bombardiere strategico B-2 Spirit, il caccia F-14 e l’RQ-4 mentre i suoi clienti rimangono sbilanciati sul lato statale, in particolare lo stesso governo degli Stati Uniti.

Le azioni sono salite per tutto il 2022 anche se nel primo mese dell’anno in corso le quotazioni hanno subito un corposo calo. Tuttavia, nelle ultime settimane le attuali tensioni sugli scenari geopolitici mondiali hanno spinto il titolo in un trend minore rialzista a partire dai minimi del 27 gennaio a $435,72 mostrando quindi una performance del +7,8% solo nell’ultimo mese.

Lockheed Martin

Lockheed Martin è una delle maggiori aziende a livello mondiale nella progettazione e produzione di sistemi legati al settore militare oltre ad aver acquisito lo storico costruttore di elicotteri Sikorsky. Il vantaggio di Lockheed rispetto agli altri attori del mondo della difesa è lo stretto legame che la società detiene con il Governo degli Stati Uniti, uno dei principali clienti del settore militare a livello mondiale.

Negli anni, Lockheed ha prodotto sistemi d’arma e velivoli avveniristici come l’aereo spia SR-71 in grado di volare nell’alta troposfera ad una velocità massima di 3.540 Km/h. La società rimane dunque un riferimento nel campo militare grazie alle forniture per l’esercito più avanzato del mondo, quello degli Stati Uniti.

Dal punto di vista delle quotazioni, le azioni non hanno mostrato un grande incremento a partire dal gennaio 2023 anche se la loro crescita rimane comunque positiva. Tuttavia, le tensioni con la Cina e il dispiegamento di forze militari americane nel Mare Cinese Meridionale potrebbe intensificare gli ordini per Lockheed Martin e spingere al rialzo il titolo.

Thales

Azienda francese di elettronica, specializzata nella difesa e nell’aerospazio, è uno dei leader mondiali nella progettazione e produzione di sistemi di identificazione e monitoraggio delle minacce in campo aeronautico.

Il gruppo è fornitore di numerose altre società attive nel campo a livello europeo e mondiale e la sua attività sta dimostrando un enorme crescita non solo nell’ultimo anno. Thales ha inoltre annunciato che nel 2023 assumerà circa 12 mila risorse così da stare dietro al crescente numero di ordini che si sono intensificati con lo scoppio delle attività belliche in Ucraina.

Tuttavia, negli ultimi otto anni il gruppo ha assunto tra le 5.000 e le 8.000 persone all’anno dimostrando un’incredibile crescita a livello societario.

In Borsa, nei primi due mesi del 2023, le azioni sono in salita del +11% anche se il livello delle quotazioni ha raggiunto i massimi da oltre 23 anni. Le prospettive rimangono dunque rialziste con un aumento di ordini e commesse da parte di governi e società del settore della difesa europeo.

BAE Systems

BAE Systems è una società inglese nata dalla fusione di più aziende attive nel campo della difesa e della produzione bellica. BAE Systems ha un ruolo fondamentale nel campo militare a livello europeo essendo una delle entità selezionate per la produzione di componenti del programma europeo relativo all’Eurofighter Typhoon, il più avanzato caccia multiruolo al mondo, e dell’F35 Lightning statunitense.

Tuttavia, BAE Systems ha un portafoglio di interessi molto vasto che si estende dal settore navale a quello terrestre grazie alla produzione di sensori, radar e sistemi infrarossi per la rivelazione delle minacce radioguidate.

Come molte delle sue controparti, il titolo BAE Systems ha vissuto un exploit incredibile negli ultimi mesi del 2022 che l’hanno portato fino ad un record storico a £9,25. In particolare, l’accelerazione a partire dai minimi del 14 novembre a £7,06 ha portato le quotazioni a guadagnare fino al +30%.

I possibili scenari

Le prospettive per il settore sono molto positive con la guerra in Ucraina che permane da oltre un anno e ha causato un aumento degli ordinativi di mezzi e attrezzature militari da inviare in aiuto alle forze armate del paese.

Anche le crescenti tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina per la questione dell’isola di Taiwan stanno alimentando speculazioni riguardo ad un possibile intensificarsi delle operazioni militari a livello mondiale. Infatti, un'escalation dell’attuale conflitto verso altri teatri di combattimento metterebbe in ottima posizione le società del settore della difesa con le quotazioni che potrebbero continuare a salire anche nei prossimi mesi.

Detto questo, un’altra possibilità rimane invece quella dell’avvio di trattative di pace che possono portare al termine delle operazioni belliche in Ucraina e all’alleggerimento delle tensioni tra Cina e Stati Uniti. Se questo dovesse avvenire le azioni del comparto potrebbero essere oggetto di prese di profitto da parte degli investitori.

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