Azioni Stellantis: novità finanziamenti e immatricolazioni

Finanziamenti più lunghi

Stellantis ha comunicato che molti suoi clienti stanno acquistando autovetture con una durata del finanziamento che si è allungata da tre anni a quattro. Questo permette di mantenere le singole rate più basse e quindi schermare l’effetto dell’aumento dei tassi di interesse. Le aziende automobilistiche incentivano l’acquisto di vetture tramite i finanziamenti per permettere un maggiore introito dovuto ai tassi di interesse.

Vendendo un’automobile senza finanziamento il margine per vettura è molto più basso mentre con una rateizzazione dell’acquisto si ha un guadagno più ampio oltre ad una fidelizzazione del cliente verso il marchio.

Alla fine del 2021 Stellantis ha attuato una razionalizzazione delle sue attività legate ai finanziamenti creando una joint-venture dedicata con Credit Agricole e denominata Leasys. In questo modo i costi sono stati tagliati al massimo con risparmi nell’ordine del 30%. Tuttavia, il costruttore soffre ancora a causa dei ritardi nelle consegne che, sebbene siano migliorati, non trovano un sostegno a causa della fortissima domanda da parte dei clienti.

Il gruppo italo-francese ha intenzione di aumentare le vendite delle flotte aziendali a circa un milione di unità entro il 2026 e raddoppiare entro il 2030 i ricavi dal settore finanziamenti e leasing fino a €5,8 milioni.

Immatricolazioni record in Italia

Ieri sono usciti anche i dati relativi alle immatricolazioni nel mese di marzo nel Belpaese. Stellantis ha registrato 58.956 immatricolazioni, un balzo del 35,37% rispetto allo stesso mese di un anno fa dove i valori si erano fermati a 43.573 unità. Nonostante ciò, la quota di mercato è scesa leggermente al 35,2% rispetto al 36,5% di un anno fa.

Nei primi tre mesi del 2023, invece, le immatricolazioni in Italia sono state pari a 427.019, una crescita del 26,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Analisi Stellantis

Il gruppo Stellantis, terzo più grande al mondo per numero di vetture prodotte, è una realtà solida e ben diversificata sia in termini di aree geografiche sia per tipologie di vetture. Inoltre, l’ottimo rendimento sul dividendo (8%) è un incentivo per molti investitori ad una strategia buy and hold sul titolo.

Sul piano grafico, le quotazioni arrivano da un rally del 7,5% a partire dai minimi del 24 marzo a €15,67 che ha portato le azioni a testare la resistenza data dal massimo di oggi (ma ex supporto critico del 2 marzo scorso) a €16,86. Di conseguenza, una violazione rialzista oltre questo livello porterebbe ad una completa copertura del gap-down apertosi lo scorso 10 marzo con obiettivi in area €17,23. Target più ambiziosi restano invece i picchi del 3 e 6 marzo rispettivamente a €17,74 e €17,78.

In caso contrario, segnali ribassisti deriveranno dal cedimento del sostegno dato dal minimo di oggi a €16,68 che metterebbe le basi per un calo più ampio fino al supporto ed ex resistenza del 28 marzo a €16,46.

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