Crisi SVB: si teme corsa agli sportelli e le azioni scendono del 60%
La Silicon Valley Bank ha annunciato un aumento di capitale da $2,25 miliardi per sopperire alle perdite date dalle obbligazioni in pancia all’istituto. La notizia ha scatenato il panico con le Borse che sono in forte ribasso.
Il caso
Ieri SVB, Silicon Valley Bank, ha annunciato un aumento di capitale da $2,25 miliardi così da rafforzare la sua struttura finanziaria. Il motivo sono le perdite in conto capitale contratte dalle obbligazioni detenute dall’istituto (effetto doom-loop) che sono scese molto dopo i rinnovati toni aggressivi della Fed.
Le aspettative di tassi di interesse più elevati hanno infatti indotto forti vendite sulle obbligazioni con i prezzi che sono scesi molto.
SVB è una banca che ha molte relazioni con i fondi di venture capital siti in California ma la preoccupazione sul caso ha portato Peter Thiel, co-fondatore di PayPal, a consigliare di ritirare i propri soldi dalle casse della banca.
Il problema sta nel fatto che, a causa del calo del valore esiguo delle obbligazioni di SVB, il valore dei bond non riuscirebbe a coprire il ritiro di tutti i risparmi dei clienti.
Ieri, anche la società attiva nel mondo blockchain, Silvergate Bank, ha annunciato che andrà in liquidazione con le azioni che sono scese di oltre il 40%.
Dopo queste due notizie, gli investitori si sono spaventati molto temendo una corsa agli sportelli di SVB con possibili conseguenze in tutto il settore bancario.
Di conseguenza, nella scorsa seduta sono piovute le vendite su tutto il comparto bancario negli Stati Uniti con il -5,4% di JP Morgan Chase, -6,2% di Bank of America e Wells Fargo e il -4,1% di Citigroup.
Le tensioni sui mercati si sono riverberate anche nella sessione asiatica con la Borsa di Tokyo che ha chiuso in calo del -1,67% mentre Hong Kong ha perso il 2,4%.
All’apertura dei mercati europei, le piazze finanziarie sono affossate dal timore degli investitori per un allargamento della crisi bancaria. Milano è la peggiore, a causa del peso del settore bancario all’interno del FTSE MIB, e arriva a perdere quasi il 3% per poi recuperare a -1,82%.
I titoli peggiori sul listino milanese sono Unicredit (-5,3%) e Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Bper che perdono oltre il 4%.
In rosso anche le altre Borse europee con Francoforte che scende del -1,4%, Parigi del -1,3%, Amsterdam del -1,5% e Madrid del -1,8%.
Le previsioni
Ancora non sono chiari i futuri sviluppi della situazione di SVB anche se l’allargamento ad altre entità finanziarie potrebbe avere conseguenza importanti in tutto il settore bancario dove gli attori economici sono estremamente collegati l’uno con l’altro.
Dal nostro punto di vista, non crediamo che ci siano gli estremi per una crisi più profonda in quanto un salvataggio da parte del governo potrebbe risolvere la questione in modo relativamente veloce. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare nel caso in cui risultassero coinvolte molte altre istituzioni bancarie degli Stati Uniti.
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