Lufthansa mostra interesse per una quota di minoranza in Ita Airways
La compagnia di bandiera tedesca vorrebbe entrare nel capitale dell’ex-Alitalia con una partecipazione del 35-40%.
Il caso
Ieri Lufthansa ha presentato una lettera d’intenti al MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), unico azionista di Ita, per valutare una prima acquisizione di una quota di minoranza nel capitale della compagnia aerea.
Il vettore tedesco vorrebbe entrare dapprima con una partecipazione del 35-40% per poi salire in futuro fino al 100%.
Nel caso in cui l’offerta venisse accettata, sarà poi incarico di Giancarlo Giorgetti (attuale Ministro dell’Economia e delle Finanze) controllare che i negoziati proseguano in linea con le direttive del DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri).
La strategia di Lufthansa fa leva sull’integrazione di altre compagnie di bandiera in modo da continuare a rimanere competitiva in importanti aree geografiche, tra cui l’Italia, che rimane uno dei suoi mercati più importanti dopo Stati Uniti e Germania.
Le speculazioni su un ulteriore consolidamento
La proposta di integrazione tra Lufthansa e Ita Airways ha rispolverato però ulteriori indiscrezioni riguardo ad un più ampio movimento di consolidamento dell’industria aerea europea.
Molti operatori sostengono che le compagnie di bandiera stanno trovando difficoltà a rimanere competitive rispetto a quelle low-cost come Ryanair e easyJet che tagliano ai minimi i costi fissi garantendo dunque tariffe molto più abbordabili.
Di conseguenza gli investitori credono che l’approccio di Lufthansa verso Ita Airways sia solo l’inizio di un’espansione per acquisizioni che dovrebbe proseguire con la portoghese TAP (cosa che permetterebbe molti collegamenti transatlantici grazie all’hub nell’aeroporto di Lisbona).
Al contrario, l’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, ha azzardato che Lufthansa intende acquistare l’ungherese Wyzz Air mentre easyJet finirà contesa tra Air France e British Airways.
Gli effetti sulle quotazioni
Oggi le azioni di Lufthansa sono in calo di mezzo punto percentuale rispetto alla chiusura di ieri a €9,20. Scendono anche Ryanair (-2,58%) ed easyJet (-0,82%) seguite da IAG (società nata dalla fusione di British Airways e Iberia) che perde il -1,40% alla Borsa di Londra fino a £1,58.
Le conclusioni
Insomma, il trend sembra essere quello di creare società controllanti in grado di mantenere una compagnia di bandiera dal passato glorioso unita ad un vettore low-cost che porta traffico e fidelizzazione da parte dei clienti.
Nonostante le speculazioni a riguardo, queste rimangono solo congetture con i mercati che non credono che Lufthansa si possa imbarcare in più operazioni di acquisizione nello stesso momento.
Per le linee aeree, i cui ricavi sono stati affossati nel periodo della pandemia, rimangono ancora molte incognite anche se nell’ultimo anno la pressoché totale rimozione delle limitazioni agli spostamenti ha permesso di vedere un’impennata nel traffico aereo.
I dati della IATA (International Air Transportation Association) mostrano che a settembre 2022 il traffico totale è incrementato del 57% rispetto ad un anno prima mentre a livello globale quest’ultimo si è attestato ancora sotto ai livelli precedenti la pandemia, al 73% rispetto a quello del 2019.
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