PIL Cina rallenta ai livelli maggiori da 47 anni
La crescita economia nel paese è stata affossata dall’aumento dei contagi di Covid-19 anche se l’abbandono della politica di zero tolleranza lascia aspettative positive.
I risultati
Il Prodotto Interno Lordo nel quarto trimestre 2022 è salito, su base annuale, del +2,9% battendo le previsioni ferme al +1,8% ma rimanendo dietro il +3,9% del terzo trimestre. Nonostante ciò, i dati sono maggiori rispetto al +0,4% del secondo trimestre.
Il PIL cinese ha dunque frenato molto rispetto alle aspettative del Governo (+5,5%) e ai risultati del 2021 in cui il paese crebbe del +8,4%.
Infatti, escludendo il modesto rialzo dopo la prima ondata di Covid (+2,2%) il dato odierna segna la crescita più bassa dal 1976, l’ultimo anno della Rivoluzione Culturale.
Su base trimestrale, il PIL ha mostrato un aumento nullo rispetto al +3,9% del periodo luglio-settembre. A dicembre la produzione industriale è salita del +1,3% su base annuale (+2,2% a novembre) anche se le vendite al dettaglio hanno frenato meno del previsto al -1,8% rispetto al -5,9% di novembre.
Insomma, la crescita rimane fiacca nel paese più popoloso del mondo anche se l’eliminazione lo scorso mese delle restrizioni contro il Covid-19 hanno permesso alla domanda domestica di riprendersi parzialmente sebbene il numero di contagiati continui ad aumentare a ritmi vertiginosi.
Il paese sta anche soffrendo di difficoltà nel suo settore immobiliare che ha subito una serie di default e risulta uno dei comparti più importanti per l’economia cinese. Nel 2022, gli investimenti nel settore sono crollati del 10% su base annuale con le vendite di abitazioni che hanno frenato ai ritmi maggiori dal 1992.
Questo indica che il piano del governo per risollevare le sorti del comparto hanno avuto, fino ad ora, effetti molto limitati.
Un altro fattore da considerare è il calo della popolazione che l’anno scorso ha segnato il primo calo dal 1961 cosa che potrebbe indicare un rallentamento nei prossimi anni e un sorpasso, da questo punto di vista, da parte dell’India.
Le previsioni
Nel 2023 l’economia cinese mostrerà un andamento altalenante a causa dell’elevato numero dei casi di Covid-19 che controbilanceranno gli effetti positivi dati dall’eliminazione della politica di zero tolleranza.
Tuttavia, nel complesso, la crescita sarà maggiore anche se dipenderà in gran parte dalla domanda interna dei consumatori. Anche la domanda aggregata di materie prime potrebbe essere inferiore e condizionare negativamente le quotazioni, soprattutto per quanto riguarda il petrolio.
Nonostante questo, gli investitori si attendono una ripresa dell’attività economica nei primi mesi del 2023 con potenziali pressioni da parte dell’inflazione anche se questa dovrebbe rimanere a livelli non deleteri.
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