Quotazioni oro: la crisi di SVB spinge al rialzo il metallo giallo
La debolezza del dollaro statunitense, data dai timori sul caso di Silicon Valley Bank, ha portato gli investitori a rifugiarsi nella sicurezza data dall’oro.
Il caso
Nella seduta di ieri i timori del mercato riguardo ad un’espansione della crisi di Silicon Valley Bank (SVB) ad altri istituti ha portato gli operatori a privilegiare la sicurezza del metallo giallo. Per questo motivo, e per la debolezza del dollaro, le quotazioni sono passate da $1.877 in apertura fino ad un picco intraday di $1.914, massimi dallo scorso 3 febbraio.
Infatti, a guidare gli acquisti è stata anche la debolezza del biglietto verde che ha perso contro tutte le principali valute a causa delle aspettative degli operatori in merito alle prospettive di rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
La probabilità di un rialzo da 50 punti base nella prossima riunione del 22 marzo si sono quindi azzerate mentre ora stanno prendendo piede le possibilità di un aumento da 25 punti base (86,4%) o addirittura uno stop completo ai rialzi (13,6%) mantenendo quindi i tassi stabili al 4,50%-4,75%.
Il prezzo del metallo giallo è inversamente correlato alla forza del biglietto verde perché quando il dollaro è forte aumenta il costo-opportunità di detenere oro (rende di più detenere moneta) mentre quando il biglietto verde si svilisce diventa più conveniente acquistare il metallo giallo (perché rende di più delle obbligazioni denominate in dollari).
Le previsioni
L’andamento dell’oro a partire dalla fine del 2022 è stato guidato principalmente dagli acquisti delle banche centrali, soprattutto quella cinese e turca, che hanno sostenuto una crescita record delle quotazioni, accompagnate anche da un parziale indebolimento della divisa Usa.
Sul piano grafico, nel 2023 le quotazioni hanno mostrato un andamento altalenante anche se il trend iniziale resta inclinato positivamente. I segnali in questa direzione sono stati anticipati anche dal MACD che il 9 marzo scorso, sul grafico giornaliero, aveva già mostrato una forte tendenza al rialzo confermata dagli istogrammi crescenti dell’indicatore. Per questo motivo, l’outlook rimane positivo con il superamento dell’area resistenziale di ieri a $1.914 che metterebbe le basi per una sostenuta crescita in direzione del picco di $1.959, picco del 26 gennaio. Obiettivi più ambiziosi restano quelli in zona $2.000, livelli del 18 aprile 2022.
In caso contrario, una correzione sarà visibile dopo la completa copertura del gap-up apertosi il 12 marzo con il cedimento del supporto di $1.870 che innescherebbe un calo fino ad area $1.804, zona significativa grazie al sostegno dato dalla media mobile esponenziale a 200 periodi che ora si attesta a $1.809.
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