Oro: prezzi verso nuovo test della barriera dei $2.000, come operare?

I prezzi dell’oro hanno recuperato terreno nelle ultime sedute di contrattazioni, in scia alle crescenti scommesse che la Federal Reserve non aumenterà i interessi tassi ulteriormente. Inoltre, i mercati stavano valutando la possibilità che la banca centrale USA inizi a tagliare i tassi nella prima metà del prossimo anno.

Queste aspettative, a loro volta, hanno mantenuto il rendimento del titolo di Stato decennale USA vicino a un minimo da due mesi, il che sembra indebolire il dollaro e favorire il rialzo dei prezzi del metallo prezioso. Il metallo giallo, tuttavia, al momento rimane ancora al di sotto della soglia tonda e psicologica dei 2.000 dollari l’oncia.

Ora il rialzo dei prezzi dell'oro sembra essersi raffreddato, dopo che i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Fed, pubblicati martedì, hanno mostrato che la Banca centrale intende attenersi alle sue prospettive più elevate dei tassi di interesse.

Oggi i trader e gli investitori potrebbero astenersi dal piazzare scommesse aggressive in una sessione di trading che sarà relativamente leggera in termini di volumi mentre Wall Street sarà chiusa per la festa del Giorno del Ringraziamento degli Stati Uniti. In questo contesto, vediamo ora come operare secondo l’analisi tecnica.

Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative

Il quadro tecnico dell’oro rimane impostato al rialzo nel breve termine, in particolare dai minimi registrati il 6 ottobre scorso. I prezzi al momento si mantengono poco sotto la soglia tonda e psicologica dei 2.000 dollari e sopra il livello orizzontale a 1.984 dollari l’oncia.

Considerata la struttura tecnica orientata al rialzo si potrebbero privilegiare strategie di matrice rialzista in linea con il trend dominante. A tal proposito si potrebbero attendere segnali di forza in area 1.984 dollari, livello si supporto evidenziato prima, o in area 1.970 dollari, dove al momento transita la linea di tendenza che collega i minimi registrati il 6 ottobre e il 13 novembre 2023.

Per i compratori il primo target potrebbe essere localizzato a 2.010 dollari, mentre un target più ambizioso in zona 2.050 dollari l’oncia. Il quadro tecnico tornerebbe a favore dei venditori con la rottura dei 1.950 dollari l’oncia, mossa che potrebbe far scivolare i prezzi sul sostegno a 1.930 dollari. Vediamo ora come impostare l’operatività con i Certificati di IG.

Materie prime, oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG

Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 1.984 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.975 dollari, mentre il target a 2.010 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long sull’oro con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.

Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A23PXC3, livello di KO a 1.797,445 dollari e leva pari a 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di Microsoft dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.

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