Quotazione oro: prese di beneficio dopo aver toccato il limite dei $2.000 l’oncia

Oggi i prezzi dell’oro sono in ribasso dell’1% sulla scia di un assestamento della crisi bancaria. Infatti, le notizie sull’acquisizione degli asset di Silicon Valley Bank da parte di First Citizens BancShares hanno indotto gli operatori a prendere beneficio dal rialzo record del metallo giallo che nel solo mese di marzo ha guadagnato il 7%.

Le quotazioni hanno toccato un massimo da oltre un anno lo scorso 20 marzo a $2009 sebbene abbiano poi ritracciato fino agli attuali $1.953.

Infatti, le recenti tensioni sul settore bancario statunitense e gli effetti su quello europeo, culminato con l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS Group per CHF 3 miliardi, hanno spinto gli investitori a cercare rifugio nel metallo giallo nonostante un lieve apprezzamento del dollaro statunitense che aumenta il costo opportunità di detenere oro.

Dalla fine del 2022, anche l’aumento degli acquisti da parte delle banche centrali, in particolare quella cinese e turca, ha sostenuto l’aumento delle quotazioni del metallo giallo. In periodi di incertezza, il prezzo dell’oro tende a salire in quanto viene considerato un bene rifugio in grado di schermare da potenziali perdite sui mercati sebbene non offra alcun rendimento ma sia solo una riserva di valore.

A fomentare il rally dell’ultimo mese vi sono anche le attese di una possibile pausa al rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve le cui proiezioni sui tassi di interesse, pubblicate la scorsa settimana al meeting di politica monetaria, sono rimaste le stesse di dicembre indicando che la banca centrale potrebbe essere ormai prossima al picco dei tassi.

Nonostante il sostanziale calo di oggi, crediamo che le tensioni sui mercati legate al settore bancario non siano ancora terminate cosa che potrebbe presto riportare il metallo giallo sotto la lente degli investitori.

Le previsioni grafiche

Il trend primario rialzista per il metallo giallo resta intatto con un forte aumento della volatilità che è tornata ai massimi da un anno come indicato dall’Average True Range. Una ripresa in questa direzione sarà quindi evidenziata dal superamento del livello di $1.966 resistenza ed ex supporto testato per ben tre volte tra il 23 e il 27 marzo. Il break-out dato dal superamento di questa soglia metterebbe le basi per una risalita fino ai target compresi tra i 2.003-2.009, picchi rispettivamente del 23 e 20 marzo.

La rottura di questa resistenza spingerebbe le quotazioni fino ai massimi dell’8 marzo 2022 a $2.070 con target intermedio a $2.055, picco del 5 agosto 2020.

Primi segnali negativi saranno dati dallo sfondamento del supporto di $1.934 che porterebbe ad un ampliamento del ribasso fino a $1.885, bottom del 15 marzo.

Vuoi fare trading sull'oro?

Con i Turbo24 puoi fare trading sull'oro tutto il giorno senza interruzioni. Otterrai un’esposizione sul mercato sottostante solo con un piccolo deposito iniziale.

Apri un conto reale o prova la demo per esercitarti con i Turbo24.