Trimestrale Banco BPM: utili sopra le attese ma titolo scende del 2%

I risultati

Ieri sera, alla chiusura dei mercati, il Banco BPM ha rilasciato la sua trimestrale relativa al periodo ottobre-dicembre 2022 oltre ai dati dell’intero anno passato. Nel solo quarto trimestre 2022 l’utile è balzato a €210 milioni sopra le attese del consensus ferme a €175 milioni. I proventi operativi sono saliti del +4,3% a €4,7 miliardi grazie al margine di interesse che è aumentato del +13,4% a €2,3 miliardi.

Gli utili per azione sono stati pari a €0,46 superando la guidance ferma a €0,38. La solidità patrimoniale è rimasta ottima con un CET1 ratio al 13,3% mentre il dividendo è salito del 21% a €0,23 per azione.

Per quanto riguarda l’intero 2022, gli utili hanno toccato i €702,6 milioni in crescita del 23,5% rispetto al 2021.

Dopo gli ottimi risultati del 2022, le prospettive per l’anno in corso si fanno dunque più ottimistiche con il gruppo che ora si attende un aumento oltre le aspettative degli EPS fino a superare il livello di €0,6.

Nella conferenza post-riunione l’amministratore delegato Giuseppe Castagna ha sottolineato che il gruppo bancario prevede una modifica del piano strategico entro la fine dell’anno con i target di utili rivisti al rialzo mentre rimane ancora in sospeso se aumentare il payout sul dividendo o iniziare un buyback azionario.

Le previsioni sul titolo

Oggi, all’apertura delle contrattazioni su Piazza Affari, le azioni Banco BPM sono in ribasso del 2% dopo le prese di profitto degli operatori e le aspettative molto elevate nei confronti delle società del comparto bancario.

Infatti, le banche stanno beneficiando enormemente dall’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea che la scorsa settimana li ha aumentati ulteriormente di 50 punti base (sui depositi al 2,5%, operazioni di rifinanziamento principali al 3% e sui prestiti marginali al 3,25%).

Questo ha permesso agli istituti bancari di aumentare il margine di interesse (la differenza tra ciò che la banca paga con i depositi e ciò che riceve dai prestiti) anche se al momento, a causa dell’enorme liquidità insita nel sistema economico, le banche non hanno ancora aumentato significativamente i tassi sul deposito con i profitti che restano dunque più alti.

Per quanto riguarda Banco BPM, i prezzi hanno toccato un picco a 4,35, massimi da quasi 7 anni, e crediamo che possano ulteriormente salire grazie ai ritorni che continueranno ad essere in crescita anche nel 2023.

Dal punto di vista tecnico, le previsioni rimangono rialziste con un forte trend in questa direzione che è stato accelerato a partire dall’inizio del 2023. Nonostante le recenti tensioni crediamo che il break-out rialzista oltre il picco a €4,35 possa mettere le basi per un’accelerazione fino a obiettivi ipotizzabili a €4,82, top di aprile 2016.

Una violazione al ribasso rimane improbabile ma sarà delineata dal cedimento del sostegno dei €4,02, bottom del 3 febbraio.

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