Trimestrale Ferrari: risultati in crescita e guidance rivista al rialzo ma titolo non brilla

I risultati

A metà della seduta di Borsa il marchio del Cavallino ha presentato i suoi dati finanziari relativi al terzo trimestre 2022. Nello specifico, le consegne di veicoli sono salite a 3.188 unità nel periodo considerato in aumento del 15,9% (438 unità) rispetto allo stesso periodo del 2021.

L’81% di queste deriva da modelli esclusivamente dotati di motore a combustione interna mentre il 19% sono vetture ibride (motore endotermico accoppiato a uno o più motori elettrici).

Il grosso delle vendite è stato trainato sia dal modello 296 GTB, una berlinetta ibrida presentata nel marzo scorso, sia dalla 812 Competizione, una Granturismo con una vocazione più concentrata sull’uso in pista rispetto al modello di origine.

Tuttavia, anche i modelli della famiglia F8 e Portofino continuano a sostenere la crescita degli ordini e contribuiscono a bilanciare il parziale calo dei modelli SF90.

Da un punto di vista geografico, la crescita nell’area EMEA (Europe, Middle-East and Africa) è rimasta pressoché piatta mentre le consegne nelle Americhe sono salite del 28,2% e quelle in Cina, Hong Kong e Taiwan sono incrementate del 73,1%, in linea con le stime sulla domanda. L’area APAC (Asia e Pacifico) è invece cresciuta del 15,2%.

Da un punto di vista finanziario, nel periodo luglio-settembre, i ricavi netti sono stati pari a €1,25 miliardi, in crescita del +18,7% anno su anno (+13% a cambi costanti).

Di questi i ricavi dalle vendite di auto e pezzi di ricambio sono arrivati a toccare gli €1,05 miliardi (+19,6% a/a) grazie ai maggiori volumi e alle personalizzazioni richieste dai clienti.

Al contrario, la casa di Maranello ha registrato ricavi in calo dalle vendite di motori a €41 milioni (-25,3% a/a), in parte dovuto all’avvicinamento della scadenza dei contratti di fornitura con Maserati.

I ricavi da sponsor o da attività commerciali e di brand hanno invece toccato i €123 milioni nel terzo trimestre, in salita del 29,7% (21,6% a cambi costanti) in particolare grazie agli introiti ricevuti dalla Formula 1 e dalle attività di lifestyles.

Riguardo alla redditività aziendale, Ferrari sta dimostrando di continuare a crescere molto nonostante il rallentamento dell’attività economica a livello globale.

L’EBITDA ha toccato i €435 milioni nel terzo trimestre (+17,1% a/a) con un margine del 34,8% mentre l’EBIT è cresciuto fino a €299 milioni (10,5% a/a) con un margine del 23,9% che però è risultato in calo rispetto al 25,7% del 2021.

I profitti netti nel periodo considerato hanno raggiunto i €228 milioni (+10% a/a) mentre gli EPS sono stati pari a €1,23 (€1,11 nello stesso periodo del 2021).

Il debito netto industriale al 30 settembre 2022 è sceso fino a €256 milioni rispetto ai €387 milioni del 30 giugno scorso.

Infine, la Rossa ha alzato la sua guidance di fine anno con i ricavi che dovrebbero toccare i €5 miliardi (€4,9 precedenti) un EBITDA superiore a €1,73 miliardi (prima compreso tra €1,7 e €1,73) mentre gli EPS sono attesi a €5 (stimati precedentemente tra €4,8 e €4,9).

I risultati di Ferrari sono in netto contrasto con quelli del concorrente Aston Martin che invece ha presentato dei dati deludenti con una perdita operativa in aumento nel terzo trimestre a £58,5 milioni (£30,2 nello stesso periodo del 2021).

Le previsioni

L’azienda di Maranello continua a mostrare una forte crescita nonostante le prospettive tutt’altro che positive sull’economia globale.

Tuttavia, in Borsa il titolo è in ribasso del 15,6% da inizio anno sulla scia degli effetti dati da una contrazione della domanda, dall’alta inflazione e dalle politiche monetarie restrittive.

Oggi invece perde l’1,61% a causa del margine EBIT che è sceso rispetto al valore dell’anno scorso (25,7%).

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