Trimestrale Tesla: i risultati sopra le attese spingono il titolo anche nel premarket (+6,58%)

I risultati

Ieri sera, dopo la chiusura del mercato, Tesla ha rilasciato i suoi dati relativi all’ultimo trimestre del 2022. I risultati hanno sorpreso il consensus con utili per azione a $1,19 ($1,13 stimati) mentre i ricavi hanno toccato i $24,32 miliardi contro i $24,16 miliardi previsti.

I dati sono in forte crescita rispetto a quelli dello stesso periodo del 2021 quando Tesla aveva toccato EPS a $0,85 (aggiustati dopo lo split azionario di agosto 2022) e $17,72 miliardi di ricavi.

La più grande fetta delle vendite deriva dal core business automobilistico con ben $21,3 miliardi dalla sola vendita di autovetture (+33% anno su anno) mentre $467 milioni provengono dai crediti regolativi (in crescita di quasi il doppio rispetto all’anno scorso).

Nonostante ciò, la profittabilità ha sofferto con il margine lordo che è sceso al livello più basso degli ultimi cinque trimestri al 25,9% mentre i flussi di cassa operativi sono stati pari a $3,28 miliardi (-29% a/a e -36% su base trimestrale).

La società ha puntualizzato che negli ultimi tempi il prezzo medio di vendita delle vetture è risultato in calo anche se questo fa parte della strategia a lungo termine di Tesla che intende fare breccia nel competitivo mercato automobilistico grazie a prezzi abbastanza convenienti per alcuni modelli di vettura.

Questo riflette anche il taglio dei listini delle automobili, attuato a fine 2022, che ha avuto come fine ultimo quello di aumentare i volumi di vendita a discapito della marginalità.

Riguardo ai volumi di vendita, il CEO Musk ha indicato che Tesla è in grado di produrre due milioni di vetture quest’anno (oltre gli 1,8 milioni fissati nella guidance) con la mega-fabbrica di Shanghai che riesce a sfornare ben 750.000 Model 3 e Model Y all’anno seguita dall’impianto di Fremont, in California, che produce 100.000 Model S e Model X e 550.000 tra Model 3 e Y.

Non ultimo, le altre fabbriche di Berlino e Austin, in Texas, sono capaci di produrre 250.000 Model Y all’anno.

Per quanto riguarda l’attesissimo Cybertruck, Tesla ha confermato che la produzione inizierà quest’anno in Texas ma i volumi non saranno quelli di mercato almeno fino all’anno prossimo.

Nella conferenza post-pubblicazione, Elon Musk ha inoltre difeso l’acquisizione di Twitter sottolineando che rimane un utile strumento per aumentare le vendite di Tesla.

Dopo la presentazione dei dati trimestrali il titolo Tesla mostra forti acquisti nell’after-hours che lo fanno salire del 5%. Oggi nel premarket le azioni avanzano del +6,58%.

Le previsioni grafiche sul titolo

Nonostante le difficoltà date dallo sfidante scenario macroeconomico, Tesla è riuscita a mostrare risultati finanziari in crescita su base annuale grazie alle accorte politiche aziendali e all’appeal del brand che è ormai diventato sinonimo di vettura elettrica.

Per questi motivi crediamo che il calo del titolo durante tutto il 2022 sia in gran parte da affibbiare a cause esogene e non interne all’azienda. Nel 2023, la parziale rinormalizzazione del quadro macroeconomico dovrebbe privilegiare Tesla con una concreta possibilità di un sostenuto rialzo delle quotazioni dopo il minimo di $101 toccato lo scorso 6 gennaio.

Da un punto di vista grafico, il momentum rialzista sarà confermato dopo il break-out del livello di $160,92 che potrebbe essere un preludio al raggiungimento del target di medio periodo fissato a $179,10, picco del 13 dicembre scorso.

Nel caso contrario, un ribasso rimane improbabile anche se questa eventualità diventerà evidente dopo il cedimento del livello in area 141,78, bottom di ieri.

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