Trimestrale Tesla: risultati contrastati, male i ricavi inferiori alle attese, -6,5% nel premarket

I risultati

Ieri sera dopo la chiusura di Wall Street, Tesla ha presentato i suoi risultati finanziari relativi al terzo trimestre 2022. Nel complesso questi sono risultati misti con i ricavi che non hanno superato le attese del consensus fissate a $21,96 miliardi ma hanno comunque registrato un record per l’azienda a $21,45 miliardi.

Al contrario i profitti sono saliti a $3,33 miliardi (contro gli $1,62 miliardi dello stesso periodo del 2021) mentre il margine lordo è rimasto invariato al 27,9%. L’azienda ha però subito un impatto negativo di circa $250 milioni a causa della forza del dollaro che rende più cari i suoi prodotti per i compratori esteri.

Per quanto riguarda la vendita di crediti legati alle emissioni, la società ha affermato di aver generato ben $286 milioni (l’1,6% del totale dei ricavi derivanti dall’intero settore autovetture).

Sul lato servizi, invece, Tesla ha affermato di aver aggiunto solo 41 nuove postazioni di assistenza rispetto al secondo trimestre 2022 (+6%) anche se ha aggiunto più veicoli dedicati ad assistere a domicilio i clienti. In totale Tesla conta 728 centri assistenza e 1.532 veicoli per lo stesso scopo.

Non ultimo, la divisione energetica, che vende batterie e sistemi di stoccaggio dell’energia elettrica per uso domestico e residenziale, ha generato $1,12 miliardi di ricavi nel trimestre appena conclusosi, installando un totale di circa 2,1 gigawattora di potenza elettrica.

Le preoccupazioni degli investitori

Durante la conferenza per discutere i risultati, gli investitori hanno però mostrato molta preoccupazione soprattutto riguardo al possibile calo della domanda di veicoli nel prossimo trimestre. Nonostante ciò, lo stesso Musk ha subito rassicurato l’audience affermando che stanno registrando una forte domanda di vetture anche per il quarto trimestre 2022, che le fabbriche sono a pieno regime e che la società intende vendere ogni singola vettura prodotta.

L’amministratore delegato di Tesla ha anche annunciato la proposta di un piano di riacquisto azionario, compreso tra i $5 e i $10 miliardi, previsto per l’inizio dell’anno prossimo, la cui approvazione finale sarà però decisa dal consiglio di amministrazione.

Un’altra fonte di preoccupazione per gli investitori di Tesla è l’affaire Twitter che vede il vulcanico Musk in trattativa per acquisire il social network alla cifra record di $44 miliardi. Alcuni sostengono che il fondatore di Tesla dovrà vendere parte del suo consistente pacchetto azionario per poter finalizzare l’operazione.

Nonostante i malumori, Musk ha sostenuto con fermezza il potenziale sul lungo termine del social network anche se ha ammesso che, alle attuali condizioni, sta strapagando la società.

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