UK, elezioni: Johnson abbandona la corsa per Downing Street mentre Rishi Sunak resta il privilegiato
L’ex- ministro delle finanze continua ad essere il favorito per ricoprire il ruolo di Primo Ministro del Regno Unito battendo di molto le aspettative sulla sua concorrente Penny Mordaunt.
Il caso
Le probabilità che Rishi Sunak diventi il nuovo Premier del Regno Unito sono aumentate molto negli ultimi giorni e in particolare da quando Boris Johnson, domenica sera, ha annunciato che non si ricandiderà per riottenere la carica di Primo Ministro.
Di conseguenza, rimarrà da decidere tra i due pretendenti ancora in lotta (Sunak e Mordaunt) anche se oggi, secondo il sito inglese Betfair, la probabilità che Sunak vinca è salita al 95%.
Anche per i mercati una vittoria di Rishi Sunak sarebbe sicuramente preferita e sarebbe vista come un passo importante per porre rimedio alla complicata situazione economica del paese, aggravata dal disastroso ruolo del duo Truss-Kwarteng e dal loro piano di stimolo fiscale.
Infatti, Sunak - ex Cancelliere dello Scacchiere e pratico in materia finanziaria - potrebbe dare una chiara svolta alla tempesta economica che si è scatenata sul paese dall’insediamento di Truss, anche se non è ancora chiaro se il neo ministro delle finanze Jeremy Hunt sarà sostituito o se invece manterrà il suo incarico così da portare a termine il suo piano di risanamento delle finanze pubbliche.
I dati sull’economia britannica
Oggi le stime flash degli indici PMI relativi al Regno Unito non rassicurano sulla situazione economica del paese. Sia i valori relativi al settore manifatturiero sia quello relativo ai servizi hanno mostrato un calo anomalo oltre le attese con un valore rispettivamente di 45,8 (stime di 48) e di 47,5 (stime di 49). Nel calcolo degli indici prodotti da S&P Global, 50 è la soglia che divide un espansione da una contrazione con i dati di oggi che alimentano le prospettive di una recessione economica nel breve periodo.
Anche la sterlina rimane sotto pressione nonostante si sia notevolmente ripresa dai minimi storici contro il dollaro statunitense toccati il 26 settembre scorso a 1,0324. Oggi il cambio GBP/USD mostra molta volatilità in particolare dopo la pubblicazione degli indici PMI ma si attesta comunque intorno al livello di 1,1340.
Non ultimo, anche il panico sorto sul mercato obbligazionario il mese scorso - che ha costretto la Bank of England ad intervenire con un piano per l’acquisto di titoli di stato per un controvalore totale di £65 miliardi, interrompendo dunque il suo programma di Quantitative Tightening - sembra essersi placato con i rendimenti dei GILTS che rimangono certamente a livelli elevati rispetto a sei mesi fa ma sono in notevole ribasso rispetto ai picchi delle scorse settimane. I prezzi e i rendimenti dei titoli di stato hanno una correlazione inversa tra loro.
Le previsioni
Sicuramente l’eventuale elezione di Sunak al vertice del Governo britannico potrebbe portare un grande beneficio alla reputazione del Regno Unito oltre ad aumentare la fiducia del governo nei confronti dei mercati finanziari.
Di conseguenza, nel caso in cui questo evento dovesse avverarsi, ci aspettiamo un forte apprezzamento della sterlina con il cable che potrebbe toccare obiettivi rialzisti di breve termine fino alla resistenza di 1,1437, superata già il 17 ottobre scorso.
Inoltre, prevediamo che i rendimenti dei GILTS scenderanno lungo tutta la curva dei rendimenti ma con quelli relativi alle scadenze più brevi (2-3 anni) che potrebbero attestarsi intorno ad uno yield compreso tra il 3,2% e il 3,3%.
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