UK, Truss: caos interno al partito Tory

Il caso

Dopo la clamorosa “gaffe” sul mini-budget - il massiccio taglio delle tasse da ben £45 miliardi - il governo Truss non trova pace. Oggi è arrivata la notizia che il ministro degli interni Suella Braverman ha dato le dimissioni dopo aver criticato apertamente le scelte del primo ministro.

Lo sfaldamento del fronte interno al partito Tory non fa che aumentare le speculazioni del mercato riguardo ad un possibile cambio al vertice del governo britannico a solo sei settimane dal primo insediamento di Liz Truss a Downing Street.

Infatti, il tumulto politico non fa che peggiorare la situazione economico-finanziaria del paese. Ieri la pubblicazione del dato sull’inflazione ha mostrato un aumento su base annuale del +10,1% nel mese di settembre. Tuttavia, in risposta a ciò, i mercati non hanno scontato un rimbalzo della sterlina che anzi ha continuato a perdere terreno contro il dollaro statunitense.

Il cable è sceso infatti fino ai livelli di 1,1188 di oggi (-134 pips rispetto al livello pre-pubblicazione), toccando un minimo intraday a 1,1176.

Insomma, il Regno Unito non è in una bella situazione con lo spettro di una recessione che si fa sempre più concreto, la morsa della crisi energetica che si stringe di mese in mese in vista dell’inverno (ora il governo vorrebbe promuovere l’estrazione del gas naturale mediante la tecnica del fracking) e infine con la Bank of England che rimane incerta sull’aggressività della politica monetaria restrittiva, temendo che un aumento troppo rapido dei tassi di interesse possa accelerare la corsa del paese verso il baratro della recessione.

A tutto ciò si aggiunge dunque il caos politico che fa diminuire ancora di più la già azzerata fiducia verso Truss e il suo seguito, rei di aver affossato la sterlina e di aver causato un tremendo sell-off sul mercato obbligazionario (con forti timori anche per i fondi pensione).

Infatti, proprio quest’ultimo evento ha scoperchiato un vaso di Pandora fatto di complicate strategie legate ai derivati (cosiddette LDI o Liability-driven investment strategies) e sconosciute anche ai califfi della finanza. Solo il pronto intervento della BoE ha potuto evitare che la crisi subisse un allargamento a macchia d’olio verso i paesi del Vecchio Continente.

Le previsioni

Nel Regno Unito molti stanno ormai dando per certa un implosione del governo Truss che dal suo insediamento ha solo aumentato l’instabilità del paese, da un punto di vista politico ed economico-finanziario, durante un periodo particolarmente sfidante sotto tutti i punti di vista.

Crediamo che le dimissioni di oggi del ministro dell’interno, seguite al licenziamento dell’ex-ministro delle finanze Kwasi Kwarteng la settimana scorsa, possano creare le condizioni per un concreto cambio al vertice del partito conservatore.

La sostituzione del Premier britannico avrebbe quindi il fine ultimo di stabilizzare il mercato obbligazionario e la sterlina che da settembre sono sotto forte pressione a causa delle azzardate scelte di governo.

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