Azioni Ford: taglio di 3.800 posti di lavoro in Europa

Il caso

Il colosso automobilistico Ford ha annunciato che taglierà la sua forza lavoro in Europa di 3.800 unità, l’11% circa del totale dei suoi dipendenti nel Vecchio Continente. La riduzione degli occupati sarà effettiva in due anni e si concentrerà su figure presenti nelle divisioni di design, ingegneria e sviluppo del prodotto.

Più nel dettaglio i tagli saranno circa 2.300 in Germania (1.700 solo nello sviluppo del prodotto) e 1.300 nel Regno Unito con altri 200 lavoratori compresi in diversi segmenti. Attualmente, in Europa, Ford conta 34.000 dipendenti con circa 6.500 di questi presenti nel solo Regno Unito.

Le difficili scelte sul lato dell’occupazione sono una reazione della società ai problemi di profittabilità nel Continente dove i clienti tendono a privilegiare auto di più piccola taglia, come i modelli Fiesta e Focus, che però garantiscono margini di profitto inferiori. Al contrario negli Stati Uniti, Ford si concentra nella produzione di veicoli più grandi come il modello Explorer o l’F-150, rispettivamente Suv e Pick-up, che permettono un margine di guadagno superiore.

La strategia del costruttore statunitense è dunque quella di concentrarsi sulla produzione e commercializzazione di veicoli elettrici che richiedono meno sviluppo interno in quanto la maggior parte dei componenti viene acquistata da fornitori esterni (batterie, motori ed elettronica di controllo). In questo modo Ford può concentrarsi nella sola produzione e sviluppo di componenti standard (come lo chassis) in cui il costruttore di Dearborn gode di notevoli economie di scala.

In Europa, la società a stelle e strisce ha annunciato che a partire dal 2030, sulla scia delle direttive della Commissione Europea, si attende di vendere solo veicoli elettrici mentre invece eliminerà progressivamente le vetture con motore a combustione interna dal 2035.

I tagli annunciati dalla casa americana creano molte incognite riguardo agli impianti di produzione presenti nel Vecchio Continente. In particolare, l’impianto di Colonia, uno dei maggiori, sarà oggetto di un investimento da €2 miliardi per riadattarlo all’assemblaggio delle vetture elettriche mentre quello di Saarlouis, sempre in Germania, potrebbe essere venduto.

Le previsioni sul titolo

La strategia di lungo termine di Ford si sta allineando a quella di molte altre case automobilistiche che in Europa stanno elettrificando in modo massiccio la propria gamma di vetture in modo da uniformarsi alle sempre più stringenti normative sulle emissioni imposte dalla Commissione Europea.

Le vetture elettriche sono mediamente più costose di quelle tradizionali ma consentono di avere una profittabilità maggiore per i costruttori.

Da un punto di vista tecnico, le azioni Ford hanno mostrato una performance del +12% da inizio anno toccando un massimo di $14,60 lo scorso 2 febbraio. Da questo picco, le quotazioni hanno intrapreso un trend minore ribassista fino ai minimi di $12,51, bottom più basso dal 25 gennaio. Tuttavia, il momentum positivo della scorsa seduta potrebbe innescare un continuo rialzo. Questo rimane probabile dopo il break-out oltre il livello di $13,40 che potrebbe innescare una totale copertura del gap-down - apertosi il 10 febbraio - con obiettivi di medio termine ipotizzabili fino a $13,93, picco del 9 febbraio scorso.

Un eventuale ribasso sarà evidente dopo lo sfondamento del sostegno di $12,51, minimo del 10 febbraio, con una discesa ulteriore che potrebbe spingere le quotazioni fino ad area $12, bottom del 19 gennaio.

Vuoi fare trading su Ford?

Con i CFD puoi fare trading su Ford tutto il giorno senza interruzioni. Otterrai un’esposizione sul mercato sottostante solo con un piccolo deposito iniziale.

Apri un conto reale o prova la demo per esercitarti con i CFD.