Forex: yen debole e USD/JPY in rialzo

Questa mattina, il cambio USD/JPY (大口） è in salita fino ad un picco di 132,38 dopo alcune indiscrezioni pubblicate dal giornale economico Nikkei che fanno sapere come il governo nipponico abbia individuato nel Vicegovernatore della Bank of Japan, Masayoshi Amamiya, il futuro sostituto dell’attuale Governatore Haruhiko Kuroda.

Tuttavia, a spingere le vendite sulla valuta giapponese è stata soprattutto la notizia che il governo avrebbe espresso ad Amamiya la volontà di mantenere in vigore l’attuale politica monetaria ultra-espansiva, attiva da più di un decennio.

Infatti, la decisione di designare come successore del Governatore uscente proprio Amamiya sarebbe già di per sé una conferma della volontà di mantenere una politica accomodante in quanto il Vicegovernatore è stato uno dei fautori dello sviluppo della politica monetaria accomodante della BoJ.

La BoJ rimane l’unica banca centrale al mondo a mantenere il livello dei tassi di interesse in negativo (al -0,1%) così da supportare la crescita dell’attività economica, dei salari e dell’inflazione. Tuttavia, il mercato comincia a pensare che questa strategia non potrà continuare a lungo perché proprio le pressioni inflazionistiche stanno accelerando al massimo dal 1991 (al +4% a/a nel mese di dicembre).

Gli effetti dell’indebolimento dello yen

La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo la seduta odierna al +0,67% a 27.693 punti per quanto riguarda l’indice Nikkei mentre il Topix sale del +0,45% a 1.979 punti. Gli acquisti si sono concentrati sui grossi conglomerati nipponici (Keiretsu) che traggono la maggior parte delle loro vendite dalle esportazioni che sono beneficiate da una valuta debole.

I titoli più comprati sono quelli relativi al settore automobilistico come Toyota, Honda e Nissan che chiudono in rialzo dell’1%.

Lo yen perde anche contro l’euro toccando un picco questa mattina a 142,81.

Le previsioni sul cambio USD/JPY

Nonostante i movimenti di oggi, il trend primario del cambio USD/JPY (大口） rimane ribassista dopo aver toccato un picco di 151,94 lo scorso 21 ottobre. Da quel momento lo yen si è dunque rafforzato molto contro il dollaro a causa delle aspettative degli operatori riguardo ad un rallentamento della politica monetaria aggressiva della Federal Reserve sulla scia dell’inflazione declinante.

Inoltre, nelle ultime settimane l’avvicinamento ad un possibile stop del rialzo dei tassi di interesse da parte della banca centrale statunitense aveva spinto il cambio USD/JPY (大口） fino ad un minimo di 127,45 lo scorso 13 gennaio.

Infatti, nonostante la divergenza nelle politiche monetarie dei due paesi, il trend di un rafforzamento dello yen sembra dover continuare sulla convinzione del mercato di un necessario cambio di strategia da parte della BoJ.

Le prospettive grafiche rimangono ribassiste anche se ci aspettiamo una certa lateralità in attesa di una più chiara configurazione della situazione da parte dell’istituto monetario nipponico. Il mancato superamento della soglia di 132,58 fa credere che la coppia valutaria potrebbe ritracciare intorno ai 130,83, minimo del 3 febbraio.

Tuttavia, un forte break-out ribassista oltre questo livello potrebbe spingere lo USD/JPY (大口） verso obiettivi di medio termine in area 128,30.

In caso contrario, il superamento della soglia di 132,58 sarebbe un segnale che evidenzierebbe una possibile risalita fino a 132,95.

Vuoi fare trading sulla coppia USD/JPY?

Con i Turbo24 puoi fare trading sul mercato Forex e sul cambio USD/JPY tutto il giorno senza interruzioni. Otterrai un’esposizione sul mercato sottostante solo con un piccolo deposito iniziale.

Apri un conto reale o prova la demo per esercitarti con i Turbo24.