PIL Usa 4T sale meno delle previsioni al 2,6%

I risultati

Prima dell’apertura di Wall Street il Bureau of Economic Analysis ha diffuso i dati finali sulla crescita dell’attività economica negli Stati Uniti relativa al quarto trimestre del 2022. Il PIL nel periodo considerato è salito del 2,6% su base annuale, leggermente meno delle stime della seconda lettura ferme al 2,7%. In prima lettura il PIL era stato previsto in crescita al 2,9% mentre nel terzo trimestre 2022 era salito del 3,2%.

L’ufficio americano ha pubblicato anche i dati sul mercato del lavoro. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione - con riferimento alla settimana terminata il 25 marzo - sono aumentate più delle aspettative del consensus a 198mila (previste 196mila) con il dato precedente che si era fermato a 191mila. Il valore è in rialzo per la prima volta in tre settimane.

Per quanto riguarda le richieste continuative di sussidi di disoccupazione, queste ultime sono risultate al di sotto delle aspettative del mercato a 1,689 milioni contro stime di 1,697 milioni. Nonostante ciò, sono cresciute leggermente rispetto al dato precedente fermo a 1,685 milioni.

Tuttavia, il mercato del lavoro resta ancora estremamente forte con un tasso di disoccupazione al 3,6% a febbraio e con circa due posizioni aperte per ogni americano in cerca di lavoro.

I dati macroeconomici di oggi possono quindi essere interpretati come un leggero raffreddamento dell’economia a stelle e strisce che comincia ad incassare i colpi della politica monetaria restrittiva della Federal Reserve.

Infatti, lo scorso 22 marzo la banca centrale americana ha alzato i tassi di interesse di altri 25 punti base portandoli nel range compreso tra il 4,75% e il 5%. In quell’occasione il Governatore Jerome Powell ha dichiarato che il picco dei tassi “potrebbe essere vicino” parole che hanno rassicurato i mercati e che trovano conferma anche nei dati del grafico dot-plot che indicano un picco dei tassi al 5,1% (il medesimo obiettivo fissato lo scorso dicembre).

Mercati: Indici Usa su, sale anche EUR/USD

Le pubblicazioni macroeconomiche sostengono i futures di Wall Street che nel premarket mostrano una sostenuta ripresa continuata anche all’apertura della Borsa americana.

Sul mercato dei cambi, l’EUR/USD sale marginalmente (+13 pips) ma continua il trend rialzista iniziato a metà del mese di marzo che lo ha portato fin sopra la soglia di 1,09 sulla scia di un aumento della propensione al rischio degli operatori dopo i tumulti delle scorse settimane causati dalla crisi bancaria.

Analisi tecnica EUR/USD

Il trend sottostante del cross EUR/USD continua a rimanere fortemente rialzista con un’accelerazione di quest’ultimo che sarà delineata dal superamento dei massimi del 23 marzo e del 3 febbraio scorsi rispettivamente a 1,0929 e 1,0940.

Da qui il successivo obiettivo potrebbe essere il picco dello scorso 2 febbraio a 1,1033 mentre un target più ambizioso resta il livello di medio termine che corrisponde con il massimo del 31 marzo 2022 a 1,1184.

Fino a quando la coppia valutaria rimarrà al di sopra del supporto fornito dalla media mobile esponenziale a 55 periodi (ora a 1,0703) un ribasso resta improbabile anche se un primo segnale negativo sarà dato dal cedimento del primo supporto di ieri a 1,0817 che metterebbe le basi per un calo fino a 1,0745, minimo del 27 marzo, che corrisponde anche con il sostegno dato dalla trendline.

Vuoi fare trading sui mercati internazionali?

Con i Turbo24 puoi fare trading sui principali indici internazionali tutto il giorno senza interruzioni. Otterrai un’esposizione sul mercato sottostante solo con un piccolo deposito iniziale.

Apri un conto reale o prova la demo per esercitarti con i Turbo24.