Oro in calo dopo la Fed, ecco l’operatività su un livello chiave

Le quotazioni dell'oro hanno ceduto terreno mentre i rendimenti delle obbligazioni USA sono aumentati dopo che la Federal Reserve ha segnalato un altro aumento dei tassi quest'anno e minori possibilità di allentamento della politica monetaria fino al 2024.

La Fed ha deciso di mantenere il costo del denaro al range compreso tra il 5,25% e il 5,5%. La decisione, che è stata unanime, è risultata in linea con le attese degli operatori. Il ciclo di rialzi del costo del denaro però non è concluso: per fine anno, diversi governatori si aspettano che il costo del denaro raggiunga il range 5,5-5,75%, mentre solo alcuni credono che resteranno fermi al livello attuale.

Powell ha affermato che, mentre le pressioni sui prezzi hanno mostrato alcuni incoraggianti segni di allentamento, il processo per riportare l’inflazione all’obiettivo del 2% è tutt’altro che finito. Il numero uno della Fed ha affermato che le prossime mosse di politica monetaria dipenderanno dalle prospettive economiche basate sui nuovi dati macroeconomici in arrivo.

La Banca centrale USA ha rivisto le sue proiezioni economiche con tassi più alti più a lungo. Tassi di interesse più elevati scoraggiano l'acquisto dell’oro, che è quotato in dollari USA. Inoltre, mentre l’oro è considerato una copertura contro l’aumento dell’inflazione, tassi più elevati aumentano i rendimenti delle obbligazioni USA, attenuando l’interesse sul metallo giallo. In questo contesto, vediamo come operare sull’oro secondo l’analisi tecnica.

Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative

Il quadro tecnico dell’oro rimane impostato al ribasso nel medio periodo, in particolare dai massimi registrati a inizio maggio in area 2.080 dollari l’oncia. Ieri i prezzi hanno fornito un segnale ribassista con la barra giornaliera di rigetto che si è formata sul livello orizzontale a 1.932 dollari e sulla linea di tendenza discendente che collega i massimi registrati a maggio e settembre 2023.

Posizioni in vendita dai livelli attuali avrebbero come primo obiettivo di profitto la trendline ascendente che conta i minimi registrati a febbraio, marzo e agosto 2023, ora transitante sul livello tondo e psicologico a 1.900 dollari l’oncia.

Il successivo target dei venditori potrebbe essere posto in area 1.880 dollari l’oncia, prossima area di concentrazione di domanda importante. Vediamo ora come impostare l’operatività con i Certificati Turbo24 di IG.

Materie prime, oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG

Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie short da 1.930 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.938 dollari, mentre il target a 1.900 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo short sull’oro con un livello Knock-Out (KO) superiore alla zona scelta per il nostro stop loss.

Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Short con ISIN DE000A23WA47, livello di KO a 2.116,563 dollari e leva pari a 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.

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