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Brexit, accordo May: UK al voto il 15 gennaio. Allarme deflusso asset: £800 miliardi a rischio

Regno Unito fuori dall'Ue: -800 miliardi di sterline (stime EY). Record richieste di passaporto tedesco e irlandese da parte inglese. Camera dei comuni al voto martedì 15 gennaio. Rischio no-deal senza precedenti

Brexit
Fonte: Bloomberg

Mille miliardi di dollari pronti ad uscire dal Regno Unito per dirigersi verso altri poli finanziari europei. E’ questo uno dei principali effetti della Brexit sull’economia inglese.

Nello studio pubblicato oggi da EY, gli esperti hanno motivato le ragioni secondo cui, con l’uscita dall’Unione, la corona inglese registrerà un deflusso pari a 800 miliardi di sterline in assets finanziari (pari circa ad $1 trillion).

Analizzando i piani aziendali di 222 società finanziarie (da giugno 2016, quando la Gran Bretagna ha votato per l’uscita dell’Ue), almeno 80 aziende avrebbero già valutato e confermato l’intenzione di ricollocare altrove risorse e personale.

Oltre al venir meno dei talenti, Londra dovrà inoltre fare i conti con un crescente numero di cittadini britannici facenti richiesta ad altri Paesi europei per ottenerne una seconda cittadinanza. Le mete preferite? Germania (con 7500 naturalizzazioni nel 2017 contro le 620 del 2015) ed Irlanda, che lo scorso anno ha registrato un aumento delle richieste di passaporto pari al 22% (nel solo 2018 sono pervenute 183 mila domande).

La Gran Bretagna, che dovrebbe lasciare l’Europa il prossimo 29 marzo, deve ancora approvare l’accordo che eviterà di lasciare l’Unione nel modo più brusco, ponendo quindi le basi per un prosieguo temporaneo dei legami e degli affari con l’Ue, in attesa di una migliore definizioni degli accordi doganali coi singoli Paesi. Il voto alla Camera dei comuni è atteso per il 15 gennaio.

Complessivamente, il settore bancario britannico vale oggi 8 mila miliardi di sterline; un decimo del totale sarebbe però pronto a defluire altrove. Calcoli, questi ultimi, effettuati senza prendere in considerazione l’eventualità di una uscita inglese dall'Europa senza accordo, che avrebbe invece effetti ben più gravi.

Secondo la Frankfurt Main Finance, che promuove la piazza finanziaria tedesca, nel presente trimestere dovrebbero arrivare in mano tedesche tra i 750 e gli 800 miliardi di euro.

A livello europeo sono circa 2000 i nuovi ruoli venutisi a creare in risposta all’evento della Brexit, suddivisi per lo più su quattro città: Dublino, Lussemburgo, Francoforte e Parigi.

Allontanate per il momento le previsioni catastrofiche di chi vedeva “centinaia di migliaia di impieghi finanziari” trasferiti dal Regno Unito al resto dell'Ue, la Banca d'Inghilterra si aspetta comunque il trasferimento di circa 29.000 cariche entro il 29 marzo.

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