Accordo commerciale Usa-Cina: "lontani miglia e miglia". Trump-Pelosi: è ancora shutdown
Wilburn Ross, segretario al commercio Usa: Washington e Pechino lontani da accordo. Vola il settore tech e semiconduttori a Tokyo e Wall Street. Usa ancora in shutdown: bocciate le proposte. Linea dura sul muro.
L’accelerata del settore tecnologico e dei semiconduttori Usa riporta positività sulle borse asiatiche, ancora ancora preoccupate per gli effetti che la guerra commerciale avrà sul medio termine (Stati Uniti e Cina sarebbero infatti ancora “lontani miglia e miglia”), ma rincuorate dal possibilismo del segretario al commercio americano, Wilburn Ross, circa il raggiungimento di un accordo. Sul piatto restano ancora tre delle questioni madre degli scontri tra Washington e Pechino: furto di proprietà intellettuale, il trasferimento forzato di tecnologia e l’apertura del mercato cinese.
In attesa che la prossima settimana il vice-premier cinese, Liu He, si rechi a Washington per parlare di commercio (30-31 gennaio), segnali di preoccupazione circa la politica protezionista in atto sono arrivati dal governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, che ha annoverato il rallentamento della Cina e lo stesso protezionismo americano come fattori di rischio per la stabilità economica futura.
Politica a parte, le borse asiatiche hanno chiuso oggi in territorio positivo, con Shanghai in crescita dello 0,6% e Tokyo miglior paniere di giornata a +1,4%, ampiamente spinto dal settore tecnologico.
Negli Stati Uniti prosegue intanto lo shutdown, il blocco federale che paralizza l’amministrazione a stelle e strisce dallo scorso 21 dicembre: repubblicani e democratici non intendono ritrattare sulle proprie posizioni (circa lo stanziamento dei 5,7 miliardi per la costruzione del muro al confine col Messico), spingendo così in là il termine del blocco amministrativo più lungo della storia americana. A proposito, questo venerdì i dipendenti federali Usa non riceveranno lo stipendio per la seconda volta.
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